Empoli (FI): Virgilio Carmagnini

“Era nato a Marcignana, in via Motta, ed aveva una natura sensibile e delicata come quella della madre Giustina, cui lo legava un affetto particolare”. Così Miranda Fiorini ricordava qualche anno fa Virgilio Carmignani, noto artista empolese, a cui l’amministrazione comunale rivolge un pensiero nel ricordo del centenario della nascita che ricorre domani, martedì 15 settembre 2009.

Un artista legato alla sua città – “dicono Empoli non sa di nulla, non offre nulla: a me sembra un Eden” – alle vicine colline, ai campi che esplorava pedalando insieme all’amico Mario Maestrelli e che poi diventavano i soggetti prediletti di una pittura lirica e suggestiva che oggi possiamo ammirare nei pochi dipinti rimasti a ricordare il valore poetico e la felicità creativa di una stagione.

La bontà, l’ironia, la mitezza affatto scalfite dalle dure esperienze esistenziali (fu prigioniero del campo di concentramento di Biala Podlaska, in Polonia, dall’ottobre del 1943 al settembre del 1945) traspaiono negli Autoritratti in cui appare affabile, talvolta sorridente, sempre incline a mostrare i tratti di un’esistenza tesa più all’essere che all’apparire. Era un artista colto, amava la musica, specie la lirica, citava Schopenhauer e ammirava Ezra Pound, guardava la realtà filtrandola anche dagli occhi dei maestri del Trecento e del Quattrocento toscano, leggeva con interesse e rielaborava la lezione dei Macchiaioli, di Renoir, dei realisti francesi, di Ensor e di Soutine.

Nella solitudine del lager, con la paura quotidiana della morte, fu la pittura a tenergli compagnia. Tutte le mattine raccattava dagli altri prigionieri pezzetti di giornale, frammenti di carta da pacchi e su di essi, minuscoli, quasi miniature, con un linguaggio essenziale raccontava il dolore di uomini esangui o, spesso, respingeva l’atrocità del presente evocando con il pallido colore degli acquarelli la sua terra, la sua gente tanto che dopo un po’ di tempo i prigionieri cominciarono ad andare a fargli visita per “vedere l’Italia, vedere Empoli”.

Diceva: «All’arte, a quella vera, non importa stare a dire io ho fatto io ho detto, c’è, e basta». E l’arte di Virgilio c’è, le sue opere continuano a costituire un patrimonio e un insegnamento morale per la nostra comunità.

Empoli (FI): Virgilio Carmagniniultima modifica: 2009-09-14T16:47:52+02:00da minobezzi1
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