Grosseto: Agricoltura in rosso

Vince il segno meno. L’agricoltura maremmana cola a picco.
Passano i mesi, ma l’estate di siccità seguita ai disastri delle piogge ha accentuato una situazione già drammatica per il settore. I numeri fanno paura e quelli che elenca Massimo Neri, presidente del Consorzio Agrario, fotografano una situazione che mette a rischio il futuro di molte imprese territoriali. Cereali E’ dalla fine del 2008 che il tracollo – per un comparto che rappresenta circa il 70% dell’economia agricola provinciale – estate dal punto di vista produttivo è certo. Adesso è anche certificato dai numeri di fine stagione: “Come Consorzio Agrario – spiega Neri – abbiamo conferito un quinto della produzione rispetto al 2008. Siamo passati dai 700mila quintali dell’anno scorso ai 120mila di quest’anno”. Colpa, ormai è noto, delle piogge alluvionali dello scorso autunno che hanno impedito la semina. La maggior parte dei campi è rimasta incolta e quei pochi fortunati o tenaci che hanno effettuato due semine e sono riusciti a estrarre dal cilindro un campo di grano, si sono visti “condannati” dal continuo abbassamento dei prezzi sul mercato. “Ormai il calo è settimanale e siamo arrivati a 19 euro al quintale”, dice Neri. Conclusione: a fronte di spese consistenti, spesso aumentate per il raddoppio delle semine, l’ipotetico monte dei ricavi si è andato via via abbassando fino a risultare un’inconsistente collinetta.
Un dramma per molte imprese e molte famiglie. Non solo. “Il quadro generale del mercato sta scoraggiando chi deve effettuare piani colturali per la prossima stagione. Chi pensava di seminare, oggi sta valutando attentamente quali passi fare visto il prezzo attuale dei cereali”, mette in guardia Neri.
Mosca bianca In un quadro così negativo, uno dei pochi aspetti positivi è legato al pomodoro da industria. “L’estate calda ha favorito la produzione e la raccolta, sicuramente l’andamento è stato positivo”, dice Neri. Almeno questo… Olive Anche in questo caso le previsioni non sono incoraggianti. “Ci attendiamo che la riduzione della produzione si attesti intorno al 30% – conferma il presidente del Consorzio Agrario – anche se è doveroso ricordare che quella dello scorso anno fu una situazione eccezionale, abbondantemente sopra la media. Sicuramente sarà un’annata inferiore come quantità, diciamo che quello del 2009 sarà un raccolto normale”. Previsioni, però, aggrappate al manico dell’ombrello: “In effetti stiamo aspettando la pioggia – dice Neri – perché quella caduta in alcune zone della Maremma nei giorni scorsi non è sufficiente. Le precipitazioni sono necessarie sia per creare l’ambiente giusto per portare a maturazione le olive, ma anche per garantire la qualità del prodotto, dato che i frutti attualmente sono in sofferenza per le settimane di siccità. Ripeto, attendiamo la pioggia perché in questi giorni ci stiamo giocando la produzione stagionale di olio”, conclude Neri

Stefano Straccali  per corrieredimaremma

 

Grosseto: Agricoltura in rossoultima modifica: 2009-09-16T12:38:34+02:00da minobezzi1
Reposta per primo quest’articolo