Prato: Nuovo monumento al consumo

Finalmente, dopo la maratona degli eroici addetti votati alla causa, apre a Prato il tanto desiderato centro commerciale di Capezzana, di cui tutti sentivano la mancanza.

Ha inizio la festa del consumatore. A partire da lunedì prossimo tutti i pratesi saranno inghiottiti dal ventre del mastodontico monumento al consumo. Supermercato, negozi, grandi magazzini, senza contare tutte le sale cinematografiche e il centro fitness che stanno di fronte. Non manca proprio nulla, si dice che all’interno ci sia anche la Pubblica Assistenza ed anche un ufficio in qualche modo legato alla Curia cittadina, tanto per far contenti tutti.
 
Rimane il fatto che all’interno di questo mastondote di cemento ci sono un sacco di attività commerciali che saranno fonte di richiamo per tuttti gli appassionati di shopping, pratesi e non. Di sicuro presto le provincie di Prato, Firenze e Pistoia si divideranno fra giglisti e coopisti, i quali, come moderni guelfi e ghibellini, disquisiranno su quale dei due centri commerciali è più bello. Le famiglie, all’interno delle quali non si parla più, avranno un posto in più per alienare la loro incomunicabilità nel rumore e nel brusio continuo che regna all’interno di questi luoghi.
 
La domenica, che dovrebbe essere il giorno del riposo per tutti, diventa la sagra dello sputtanamento dei pochi soldi rimasti. Alle otto del mattino, all’apertura, una piccola folla di pensionati muniti di carrello, che di solito andavano alla Messa e avevano un sano rispetto per la festa, saranno schierati ai nastri di partenza come in una corsa automobilistica guardandosi in cagnesco, pronti a litigare fra loro per stabilire chi è arrivato prima.
 
Torme di famiglie, apparentemente felici, invaderanno quell’ammasso di ferro e cemento entrando e uscendo dai negozi senza comprare nulla per via della crisi che lascia poco alle spese superflue. Gente incavolata nera perchè  non ha il becco di un  quattrino, che per qualche gioco perverso della mente va a rosicare davanti alle vetrine. La pazienza forzata dei commessi dei negozi, che devono sorridere anche davanti alla maleducazione della massa, per la quale il prossimo è ormai solo una faccia bianca.
 
La cosa buffa è che questo centro commerciale è della Coop, cooperativa di estrazione comunista. Chi ha letto Carlo Marx ricorderà che il nostro simpatico barbone diceva che la gente era alienata e che aveva bisogno di prendere coscienza del suo stato per poi reagire. Guardate la faccia della gente che frequenta e di quelli che lavorano in ambienti di questo tipo: vi renderete conto che la gente alienata fa comodo anche a chi si ispira al buon Carlo Marx, che a questo punto mi sa si rivolti nella tomba, perchè il suo pensiero, che ha comunque elementi nobili, è stato trattato da coloro che sono più vicini alla sua filosofia, come un’opera di Harpo Marx, che invece di mestiere faceva il comico. Buon shopping.

 

Luigi Alberto Galardi per pratoblog

Prato: Nuovo monumento al consumoultima modifica: 2009-11-15T11:03:00+01:00da minobezzi1
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