Prato: Domenico Zipoli

Filo conduttore del VI Festival Zipoli, al via dal prossimo 28 novembre, è la capacità di adattamento della musica barocca ai diversi strumenti, della possibilità che offre di trasformarsi continuamente nel profilo melodico e nell’accompagnamento secondo l’estro degli interpreti che sono chiamati anche a improvvisare, un po’ come per il jazz. Così questa edizione, che comprende quattro concerti a ingresso libero, una visita guidata e un seminario, propone la musica del compositore pratese Domenico Zipoli suonata all’organo, all’arpa e perfino in un’originalissima versione jazz.

Promossa da Provincia e Comune di Prato, la rassegna, come sottolinea l’assessore alla Cultura della Provincia, Edoardo Nesi, “E’ una preziosa occasione anche per ascoltare antichi strumenti patrimonio del nostro territorio, come gli organi settecenteschi.” Per l’assessore alla Cultura del Comune, Anna Beltrame, il Festival Zipoli “E’ un omaggio al più grande musicista pratese e allo stesso tempo un’occasione per farlo conoscere ancora di più alla città, grazie a un programma originale e di indiscutibile qualità”.

Anche questa edizione si avvale della direzione artistica dell’organista Gabriele Giacomelli, docente di musicologia all’Università di Firenze e al Conservatorio «G. Puccini» di La Spezia. Realizzato anche con il sostegno della Banca Fideuram, il festival si apre con un’anteprima sabato 28 novembre (ore 16) nella pieve di S. Giusto in Piazzanese con una Visita guidata all’organo settecentesco in collaborazione con l’Associazione Pratese Amici dei Musei. Gabriele Giacomelli guidarà i partecipanti alla scoperta del prezioso organo della pieve, di cui verranno illustrate le caratteristiche tecniche e storiche, accompagnate da esemplificazioni musicali dal vivo tratte dal repertorio organistico di Zipoli. È necessaria la prenotazione telefonando allo 0574/31465, mail: amicimuseiprato@libero.it.

 

IL PROGRAMMA

Lunedì 7 dicembre (ore 18) – Il primo concerto – in coproduzione con la Società dei Concerti «Roberto Fioravanti» – intitolato Magia dell’arpa barocca è in programma a Palazzo Buonamici, sede della Provincia di Prato. Eccezionale protagonista sarà il celebre arpista inglese Andrew Lawrence-King, che interpreterà su un’arpa barocca spagnola suggestive musiche di A. de Cabezòn, L. Venegas de Henestrosa, L. de Milan, L. Ruiz de Ribayaz e del nostro Domenico Zipoli. L’esecuzione delle musiche sarà alternata a improvvisazioni. Lawrence-King è infatti unanimemente considerato dalla critica internazionale il più grande arpista barocco vivente. Musicista fantasioso e originale, suona tutto il repertorio antico, spesso improvvisando come pochissimi altri sono in grado di fare. Rivolge da sempre una particolare attenzione al repertorio spagnolo, collaborando assiduamente con Jordi Savall. Ed è proprio nella penisola iberica – tappa fondamentale nel viaggio di Zipoli verso il continente latinoamericano – che l’arpa conobbe una vasta popolarità in epoca barocca, essendo uno strumento versatile, su cui si trascrivevano molte composizioni originariamente scritte per altri strumenti, come il clavicembalo.

Venerdì 11 dicembre (ore 21,15) – Secondo appuntamento, dal titolo L’organo barocco fra Italia e Nord Europa nella chiesa di S. Francesco a Prato. L’eccellente Matteo Imbruno – uno dei pochissimi organisti italiani a riscuotere fama internazionale – suonerà il bellissimo organo della chiesa interpretando musiche di J. S. Bach, A. Vivaldi, D. Zipoli e altri. Imbruno viva e lavora in Olanda dov’è organista titolare della Oude Kerk di Amsterdam (una delle due chiese più importanti della città), presidente del Concorso Organistico «Jan Pieterszoon Sweelinck» e presidente della Fondazione «Muziek in de Oude Kerk».

Il giorno successivo, sabato 12 dicembre dalle ore 10 alle 13 e dalle 14 alle 16 sempre nella chiesa di S. Francesco lo stesso Imbruno terrà un seminario di interpretazione organistica dal titolo Reminiscenze del barocco italiano nel Nord Europa rivolto ad allievi attivi e uditori che pagheranno una quota di € 25,00 la mattina stessa. Gli studenti della Scuola Comunale di Musica «G. Verdi» hanno facoltà di iscriversi a titolo gratuito.

Venerdì 18 dicembre (ore 21,15) – Terzo concerto, Barocco in Jazz, al Teatro Magnolfi Nuovo, con ben due gruppi di affermati musicisti, l’Ensemble Laus Concentus del liutista Maurizio Piantelli e il Musicarte Jazz Project del tastierista Fabrizio Trullu (collaboratore di musicisti quali Gloria Gaynor e i Gipsy King) eseguiranno musiche di Caccini, Frescobaldi, Monteverdi, Purcell e Zipoli sia nelle versioni originali che in improvvisazioni stile jazz. Un’autentica chicca che susciterà sicuramente la curiosità degli appassionati sia di musica classica che di jazz.

Domenica 27 dicembre (ore 17,30) – L’ultimo concerto, dedicato al Natale barocco, si tornerà nella Pieve di S. Giusto in Piazzanese da un trio di valenti musicisti, Paolo Pollastri all’oboe, Luca Magni al flauto e Simone Valeri all’organo suoneranno musiche di Bach, Galuppi, Haendel e Zipoli. Il flauto e l’oboe, sostenuti dall’organo antico, dialogano producendo suggestivi effetti timbrici che riecheggiando talvolta il suono delle zampogne creano un’atmosfera sonora tipicamente natalizia.

Prato: Domenico Zipoliultima modifica: 2009-11-26T15:16:52+01:00da minobezzi1
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