Firenze: Prossimamente allo Stensen

Nei prossimi giorni allo Stensen:

 

Di me cosa ne sai di Valerio Jalongo (Ita 2009, 78′)

Di me cosa ne sai parte da un interrogativo “semplice”: perché il cinema italiano che fino agli anni sessanta e settanta dominava la scena internazionale con produzioni importantissime e una florida industria cinematografica nazionale, d’improvviso entra in crisi facendo scappare via i produttori più importanti e decretando l’inizio della fine per registi, autori ed esercenti?

”La grande tradizione europea – dice Valerio Jalongo – si fonda sul rispetto per l’arte e per la cultura come momento politico essenziale di una comunità che si riconosce, si interroga, si rinnova nel tentativo di ricostruire la complessità del mondo e della società in cui viviamo, qualità indispensabili per l’unità e la vita civile di un paese, ma questo in Italia, a partire da un certo momento non è più accaduto. Con questo film – continua Jalongo – ho cercato di raccontare una storia su cui nessuno, per trent’anni, ha voluto fare chiarezza. Credo che emerga l’immagine di un paese che ha un disperato bisogno di verità: il vuoto della grande mutazione culturale descritta da Pasolini, è aggravato da anni da una televisione dominata da un meccanismo occulto e incontrollato come l’Auditel”.

Un documentario intenso raccontato dai protagonisti di allora, tra i tanti ricordiamo: Mario Monicelli, Liliana Cavani, Bernardo Bertolucci, Marco Bellocchio, ma anche da registi più giovani (Daniele Luchetti, Paolo Sorrentino), da grandi autori stranieri (Ken Loach, Wim Wenders), politici (Giulio Andreotti) e giornalisti, come appunto Luciana Castellina. Non mancano preziosi materiali di repertorio che ricordano lontane “querelle” che appaiono oggi fondamentali per capire quel declino, come la lotta di Federico Fellini contro le interruzioni pubblicitarie volute da Silvio Berlusconi, una battaglia sostenuta al grido di “Non si spezza una storia, non si interrompe un’emozione“, la sfida ad una dinamica televisiva a cui oggi il pubblico è ormai abituato ma che allora gli autori cercavano di combattere con tutte le loro forze.

 

in programmazione

venerdì 27 – sabato 28 – domenica 29

ore 17.30 – 20.30 – 22.00

 

venerdì 4 dicembre

ore 17.30

Modalità d’ingresso:

L’ingresso è a pagamento:

biglietto intero € 6,00

biglietto ridotto € 5,00 (studenti, il mercoledì e la domenica pomeriggio)

biglietto ridottissimo € 4,00 (proiezioni pomeridiane escluso domenica)

Tutte le proiezioni presso il Cinema Auditorium Stensen, Viale Don Minzoni 25/c a Firenze

Prossimamente allo Stensen:

Martedì 1 dicembre

ore 17.30 – Eva e Adamo di Vittorio Moroni (Ita 2009, 77′)

ore 21.00 – Il nemico interno – musulmani a Bologna di Federico Ferrone, Claudio Giapponesi, Michele Manzolini (Ita 2009, 43′) alla presenza dei registi

mercoledì 2 dicembre – ore 21

Il Cittadino e il Senso dello Stato

Umberto Ambrosoli incontra la cittadinanza in occasione della presentazione del suo libro “Qualunque cosa succeda”

Giovedì 3 dicembre

ore 17.30 – Omaggio a Tullio Kezich con Lina Wertmüller, Alessandra, Marco Sciaccaluga, Claudio Carabba, Siro Ferrone

ore 21.00 il film “Noi che abbiamo fatto la Dolce Vita” di Gianfranco Mingozzi

Venerdì 4 dicembre

ore 21.00 – Piede di Dio di Luigi Sardiello (Ita 2008, 95′) alla presenza del regista

 

Firenze: Prossimamente allo Stensenultima modifica: 2009-11-27T09:05:00+01:00da minobezzi1
Reposta per primo quest’articolo