Sono 561 quest’anno i nuovi cittadini residenti a Sovicille, ai quali l’amministrazione comunale darà il consueto benvenuto il prossimo 16 gennaio. Accanto ai nuovi immigrati, si conferma anche un costante flusso di emigrazione, pari a 425 persone, che ha sempre caratterizzato il territorio comunale della cittadina della Val di Merse anche come terra di passaggio.
L’incremento totale della popolazione rispetto al 31 dicembre dell’anno passato è quindi di 136 persone. La percentuale straniera si attesta sul 10,3% rispetto all’intera popolazione, che oggi raggiunge i 9.700 abitanti, mentre si registra un 15% di stranieri nella fascia dei giovani. La popolazione straniera proviene da 48 paesi extracomunitari ed ha nella comunità albanese e in quella della ex Jugoslavia (Serbia e Montenegro) le principali nazioni rappresentate. Sono inoltre 18 i paesi della Comunità europea da cui provengono i cittadini residenti, per un totale, quindi, di ben 66 nazionalità diverse presenti sull’intero territorio comunale.
Il sindaco di Sovicille Alessandro Masi
Il sindaco Alessandro Masi ha inviato in questi giorni ai nuovi residenti l’invito per il saluto d’accoglienza presso la sede del Palazzo Comunale, in Piazza Marconi, al quale prenderanno parte la Giunta insieme ai responsabili della struttura organizzativa. “Con questo tradizionale appuntamento con i nuovi residenti – sottolinea il primo cittadino – l’amministrazione ha l’occasione di far conoscere la realtà del territorio e l’organizzazione dei servizi comunali”. “Ripeto spesso – continua Masi – che le diversità regionali e nazionali che convivono nella nostra comunità rappresentano sicuramente un valore aggiunto in termini di ricchezza del capitale sociale, ma anche una responsabilità collettiva che vede l’integrazione e le pari opportunità come una dimensione reale del quotidiano e non solo un obiettivo. In questo senso, la scuola costituisce il luogo fondamentale dell’integrazione concreta e della formazione della nostra nuova cittadinanza”.
“Naturalmente – prosegue Masi – l’anno appena trascorso ha segnato un momento di grossa sofferenza per tutti, ma soprattutto per le famiglie immigrate, le più vulnerabili nell’attuale crisi dell’economia, perché sprovviste della rete della solidarietà diffusa, che è disponibile invece per chi vive su un territorio da generazioni”. “Sono però fiducioso – aggiunge il sindaco di Sovicille – che l’anno nuovo riesca a disegnare un nuovo equilibrio, il quale, tuttavia, avrà sicuramente segnato tante marginalità irrecuperabili. Sta quindi alla responsabilità degli amministratori riflettere bene sulla composizione del proprio capitale sociale e ricercare ogni giorno tutte quelle azioni che lo arricchiscano culturalmente nei valori della responsabilità e della solidarietà e ne favoriscano una coesione protettiva”.
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