Pisa: Tramvia per l’aereoporto?

“Mobilità sostenibile: idee a cavallo tra innovazione politica, tecnologica e industriale”, questo il titolo dell’incontro che si è svolto durante la  seconda giornata di Manifutura 2010, tra Marco Filippeschi, Mauro Moretti, Walter Tocci, il sindaco di Padova Flavio Zanonato e il Presidente di ‘Interporti’ Alessandro Ricci . Non è stata solo l’occasione per ascoltare i punti di vista degli ospiti presenti su quale fosse il giusto significato da attribuire al concetto di “diritto alla mobilità”. A margine dell’incontro, infatti, il sindaco di Pisa, affiancato dagli assessori Fabrizio Cerri e David Gay, ha incontrato l’Amministratore Delegato delle Ferrovie dello Stato per discutere le future manovre che interessaranno la città per quanto riguarda la mobilità su ferro. All’incontro presente anche Gina Giani, amministratore delegato della Sat, società che gestisce l’aeroporto Galilei.

La parola chiave è stata “People Mover“, ovvero una linea di tramvia in superficie pensata per collegare l’aeroporto con la stazione di Pisa Centrale, con frequenza regolare, e la possibilità di prevedere una fermata intermedia, adiacente ai parcheggi scambiatori di Pisa Sud, ovvero di via Aurelia e di Via di Goletta. Ne conseguono una riqualificazione del binario 14 della Stazione Centrale, punto di prima accoglienza per i servizi Aeroportuali, e la costruzione della nuova stazione dell’aeroporto. Quest’ultima comporterebbe lo spostamento dello scalo ferroviario dell’aeroporto oltre via Sant’Agostino, con la conseguente soppressione del passaggio a livello e un miglioramento della qualità della vita per gli abitanti del quartiere.

Grande rilievo ha avuto la discussione relativa agli spazi di proprietà delle Ferrovie. L’amministrazione comunale punterebbe alla funzionalizzazione in senso pubblico degli spazi, edifici compresi, attualmente interni alle aree ferroviarie non utilizzate. L’intenzione sarebbe quella di valorizzare queste aree, allestendole per la cittadinanza e destinandole a parcheggi, così da incoraggiare l’utilizzo del treno e disincentivare l’uso dell’auto.

Non è mancato un focus sul potenziamento e la riqualificazione del servizio ferroviario metropolitano dell’Area Vasta (Pisa-Livorno-Lucca). Anche in questo caso l’indicazione è stata chiara: incentivare l’uso del treno invece dell’auto. In tal senso, si punterebbe all’immissione di linee metropolitane per Pontedera, Lucca, Livorno, Viareggio. La realizzazione di un collegamento unico Pontedera – Pisa- Lucca permetterebbe di muoversi tra le tre destinazioni, e in destinazioni limitrofe, con il mezzo pubblico attraverso uno scambio ferrovia-trasporto pubblico urbano.

Durante l’incontro uno dei punti di maggiore interesse si è materializato nell’interrogativo: pensare che il futuro non è dell’auto è un pensiero sostenibile? Alla domanda ha risposto il sindaco di Pisa Marco Filippeschi: “Puntare sulla mobilità pubblica deve diventare una priorità. Anche se in futuro l’uso dell’auto dovesse permanere come indispensabile, un’Amministrazione consapevole dei problemi della mobilità attuale deve puntare sul ferro. Questo passaggio non è complesso solo dal punto di vista culturale, bensì comporta modifiche di tipo “molecare”, ovvero un cambiamento di gestione in quei settori che agiscono in seno a un tale percorso. Sarà necessario trovare una nuova convergenza, o meglio un bilanciamento, tra pubblico e privato”.

L’Amministratore Delgato di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti ha posto l’attenzione su cosa significhi “diritto alla mobilità”: “La drammatica gestione dei territori ha fatto sì che alla dilatazione senza controllo dei complesi urbani sia poi corriposta una richiesta di mobilità. E’ una modalità sbagliata, che non conduce da nessuna parte, se non alla rovina del sistema delle comunicazioni. Bisogna distinguere tra diritti e demagogia. I ‘diritti’ che provengono dallo sfruttamento criminoso di chi costruisce pezzi di città senza un quadro d’insieme, senza un regola, sono un fenomeno assai pericoloso. Tutto è possibile perché poi tutto diventerà un diritto? Bisogna reindirizzare il sistema nella sua gestione delle risorse e nella ricerca di alternative. Solo un’economia diversa può garantire i ‘diritti’, compreso quello alla mobilità”.

Anche il sindaco di Padova Flavio Zanonato si è dunque inserito nel solco della discussione: “A mio avviso, pensare a un futuro senza automobili, significa pensare al passato. Bisogna distinguere tra le esigenze emotive e quelle reali. Il caso padovano, con la complessa vicenda che ha riguarato la costruzione della tramvia, è un buon modello di riferimento. All’inizio, la cittadinanza respinse l’idea che il tram, mezzo ibrido tra ferro e gomma ma a conduzione elettrica, potesse entrare a far parte del panorama cittadino. Ora il tram è un mezzo essenziale della quotidianità padovana. Il quadro d’insieme all’interno del quale si colloca una nuova organizzazione dell amobilità deve raprpesentare una regola imprescindibile, se non si volgio fare errori di valutazione a volte gravissimi”.

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Pisa: Tramvia per l’aereoporto?ultima modifica: 2010-02-15T11:23:01+01:00da minobezzi1
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