……..e ancora Livorno: L’Anno Garibaldino

Sogno d’Italia”, con questo titolo evocativo Livorno celebra l’“Anno Garibaldino”.

<Una iniziativa che riveste un duplice valore: culturale e politico>  ha affermato l’assessore alla cultura Mario Tredici nel presentare ufficialmente il programma della manifestazione. < Culturale,  in quanto Livorno ha avuto un ruolo centrale nel processo risorgimentale per la costruzione dell’Unità d’Italia, e con una sua specificità, quella cioè di vivere l’epopea risorgimentale come fenomeno di massa>.  <Politico – ha spiegato l’assessore – perché parlare oggi di Unità d’Italia, a 150 anni di distanza, significa paradossalmente affrontare un tema di grande attualità>. A tale proposito Tredici ha ricordato l’intervento del Presidente della Repubblica Napolitano il 25 aprile scorso a Milano il quale ha sottolineato come l’unità tra l’800 e il ‘900, il “farsi stato”, sia stato elemento di modernità.

Alla presentazione del programma dell’Anno Garibaldino hanno partecipato il vicepresidente della Provincia di Livorno, Fausto Bonsignori, l’ammiraglio comandante dell’Accademia Navale Pierluigi Rosati,  e ,per il Comitato Livornese per la promozione dei valori risorgimentali, Luigi Donolo, Marzino Macchi e Pierfernando Giorgetti. 

Il programma 

In occasione del 150° anniversario della spedizione dei Mille e anticipando le rievocazioni del 150° dell’Unità d’Italia previste per il 2011, la città intraprende un viaggio nel tempo alla riscoperta dei valori risorgimentali attraverso la figura di Garibaldi che con Livorno ebbe  un legame strettissimo; Livorno è infatti, dopo Bergamo, la città che ha partecipato più numerosa alla Spedizione dei Mille. Dal 25 aprile fino al 2011 inoltrato numerose iniziative culturali saranno promosse dal Comune di Livorno insieme ad associazioni, enti e prestigiose istituzioni della città: alcune più specialistiche per gli appassionati di storia, altre di natura più spettacolare . Avranno il duplice intento di celebrare, da un lato la figura dell’Eroe dei due mondi, dall’altro di ricordare i coraggiosi garibaldini livornesi che a capo di contingenti volontari seguirono il Generale nella spedizione dei Mille.

Mostre, rievocazioni, festival teatrali e rassegne cinematografiche, convegni, conferenze,  itinerari nei luoghi della memoria garibaldina, balli risorgimentali, iniziative nelle scuole, racconteranno nell’arco di molti mesi l’epopea risorgimentale che è stata vissuta a Livorno come un fenomeno di massa, connesso allo spirito libero e cosmopolita che ha caratterizzato il porto toscano fin dalle sue origini. Un calendario dunque ricchissimo che consentirà a Livorno di arrivare alle celebrazioni per l’Unità di Italia con una propria specificità e un proprio tratto distintivo di valore storico, sociale, civile e politico quale appunto l’evento garibaldino ha significato per la città.

Numerosi furono i livornesi che fecero parte della spedizione dei Mille voluta da Garibaldi nel 1860. Un primo contingente di 35 volontari con a capo Jacopo Sgarallino lasciò il porto labronico il 1° di maggio con il piroscafo Etruria per recarsi a Genova e quindi a Quarto dove imbarcò con il grosso del contingente sul piroscafo Lombardo il cui comandante era Nino Bixio e il direttore di macchina Giuseppe Orlando.

Un secondo contingente di 77 volontari agli ordini di Andrea Sgarallino lasciò Livorno il 2 di maggio seguente sulla tartana Adelina. Questo gruppo sbarcò a Talamone il 5 maggio e si riunì ad altri volontari per compiere  nello Stato Pontificio una diversione che aveva lo scopo di ingannare il governo borbonico. Quando anche il Lombardo e il Piemonte gettarono le ancore a Talamone i volontari vennero riuniti e riordinati in nuove compagnie ad una delle quali fu assegnato il nome Livorno. Al termine tutti diressero verso la Sicilia. Andrea Sgarallino portò con sé la bandiera che aveva salvato a Curtatone e Montanara e l’affidò come portabandiera al livornese Cesare Gattai, uno dei più giovani partecipanti all’impresa che morì successivamente a Calatafimi. Quella bandiera tornò integra a Livorno.

Organizzati e guidati dal livornese Vincenzo Malenchini, che aveva combattuto in Lombardia nel 1848, altri 1200 volontari toscani, dei quali ben 800 livornesi, partirono il 19 giugno 1860 dal Calambrone per raggiungere Garibaldi in Sicilia, come ricorda ancora un cippo eretto in questa località. Malenchini aveva creato per l’occasione un centro di reclutamento in una trattoria di via della Rondinella. Infine un’ultima spedizione di circa 2.000 uomini, diretta anch’essa in Sicilia, vide la partecipazione, tra i tanti, di Giovanni Guarducci che era stato a capo della difesa della città nel maggio del 1849.

L’Anno Garibaldino si è aperto domenica 25 aprile con il primo Itinerario Tricolore ai cimiteri Olandese e Greco Ortodosso di via Mastacchi dove riposano personalità che hanno contribuito al Risorgimento livornese e italiano come Enrico Mayer e Angelica palli. La cooperativa Amaranta Service organizza infatti per il mese di maggio una serie di percorsi guidati gratuiti per ripercorre la storia ottocentesca della città: tour risorgimentali in autobus con letture a bordo dedicate a Garibaldi, percorsi all’interno dei cimiteri che rappresentano veri e propri “archivi marmorei” dove riposano gli eroi cittadini ma anche visite al museo “Fattori”  e alla sede storica del Grande Oriente d’Italia. Il 30 aprile sarà inaugurata ai Granai di Villa Mimbelli la mostra curata dal Comitato livornese per la promozione dei valori risorgimentali “Il tricolore e il Risorgimento a Livorno”. Aperta fino al 16 maggio prossimo la mostra offrirà un ampio spaccato di ciò che i giovani pensano del tricolore come simbolo di identità nazionale; in esposizione disegni, plastici e prodotti multimediali di oltre 1500 studenti.

Il 5 maggio sarà la giornata dedicata alla cerimonia di apertura  ufficiale dell’Anno Garibaldino 2010 a palazzo comunale. Come il 5 maggio 1860 da Quarto partiva il primo contingente della Spedizione dei Mille così 150 anni dopo Livorno vuole segnare nella stessa data l’avvio dell’Anno Garibaldino: un momento istituzionale per illustrare alla città le finalità del progetto e ricordare le peculiarità del Risorgimento livornese che si distingue per i suoi aspetti cosmopoliti.

Il 15 maggio, come ogni anno il Comune insieme al Comitato Livornese per la promozione dei valori risorgimentali darà vita ad una serie di celebrazioni in ricordo della difesa risorgimentale  di Livorno del 10-11 maggio 1849. Oltre alle celebrazioni ufficiali a Porta San Marco, per la serata sono previste iniziative spettacolari per la città. Alla Terrazza Mascagni ( a partire dalle 21.15) Gran Ballo della Società di Danza Circolo Livornese: oltre 80 danzatori in costume ottocentesco si cimenteranno in quadriglie, valzer e mazurke; al Gazebo si potrà assistere alla piece teatrale “Dignità e Libertà” per la regia di Maria Anna Pace che racconterà le ultime ore di vita di alcuni valorosi livornesi prima della loro fucilazione da parte degli austriaci; quindi è prevista la consegna  dell’onorificenza “Il Bartelloni d’Oro” al Prefetto di Livorno, e, a chiudere la serata, grande spettacolo pirotecnico sul mare.

Il 23 maggio, l’atmosfera risorgimentale si sposterà in Accademia Navale dove è previsto il concerto della Fanfara  della Marina Militare e a giugno (in data ancora da definire) “Il volto dei Garibaldini” livornesi che parteciparono all’impresa dei Mille sarà rievocato in una mostra fotografica e in un video dove i personaggi interpreti racconteranno a turno la loro storia. In concomitanza a questa ultima iniziativa sarà presentato il diario inedito di Achille Fornari, garibaldino livornese. Il memoriale, trovato in un mercatino dell’usato, è stato trascritto da Libero Michelucci.

Il 9 ottobre i Granai di Villa Mimbelli  tornano ad ospitare un’altra mostra, questa volta dedicata interamente all’Eroe dei due mondi. Intitolata “Giuseppe Garibaldi e i Mille: dalla realtà al mito” l’esposizione di quadri, cimeli, fotografie e documenti provenienti da collezioni pubbliche e private, rimarrà aperta  fino al 12 dicembre per dar modo alla città, ma soprattutto alle scuole, di conoscere lo stretto rapporto che Garibaldi ebbe con Livorno  e la sua immensa popolarità che ne fece davvero un mito.

Le iniziative dell’Anno Garibaldino si protrarranno nel 2011, anno in cui sarà celebrato il 150°dell’Unità d’Italia. Il 1°gennaio, infatti, per il Concerto di Capodanno al Teatro Goldoni  sarà proposto un repertorio di musiche risorgimentali a cura dell’Istituto Superiore  di Studi Musicali Pietro Mascagni e sempre in gennaio aprirà una nuova mostra su Garibaldi, questa volta dedicata al Fondo Garibaldi , una raccolta di 1184 libri donati alla Biblioteca Labronica. La mostra bibliografica offrirà alla città l’opportunità di conoscere una delle raccolte più importanti di libri appartenuti all’Eroe, tra l’altro di grande valore  per la presenza di rare edizioni settecentesche.

Queste sono soltanto alcune delle iniziative messe in campo dall’Amministrazione Comunale che sta ancora lavorando ad altri appuntamenti per prossimi mesi. Sono previste infatti per l’autunno rassegne cinematografiche e teatrali: un Festival Teatrale (Cinema Teatro 4 Mori) teso a valorizzare le compagnie della città chiamate ad esprimersi in modo originale (sarà premiata l’originalità della messa in scena da una apposita commissione) sui temi del Risorgimento; e sempre sul Risorgimento, Risorgimento Movie, rassegna cinematografica con iniziative culturali collaterali. Il Comune sta inoltre lavorando ad una convenzione con la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pisa  per un ciclo di conferenze, incontri e dibattiti, coordinati dal professor Alfonso Iacono sul tema dell’Italia e degli Italiani a cui prenderanno parte politici, storici e scrittori. Nel corso dell’Anno Garibaldino sarà inoltre intitolato un parco della città alla memoria di Cesare Gattai, portabandiera della spedizione dei Mille, giovane garibaldino livornese morto a Calatafimi.

A queste iniziative si aggiungono quelle promosse autonomamente dal Comitato Livornese per il Risorgimento che prevedono  per il 2011 convegni, tavole rotonde e celebrazioni. Il Comitato già quest’anno ha in programma in occasione del 200° della nascita di Cavour un convegno per ottobre-novembre intitolato “La Toscana davanti alla visione italiana ed europea di Cavour” e un ulteriore convegno dal titolo “ Livorno centro dell’iniziativa toscana dal volontarismo all’impresa dei Mille”.

davidone 67

……..e ancora Livorno: L’Anno Garibaldinoultima modifica: 2010-04-27T09:52:00+02:00da minobezzi1
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