Riparbella (PI): No all’eolico

 

Contro il progetto di un parco eolico, composto da 15 torri dell’altezza di 125 metri ciascuna, nei boschi dei Comuni di Riparbella e di Castellina Marittima (Pisa), un comitato di cittadini e Italia Nostra hanno presentato ricorso al Tar della Toscana.

“Non si può fare un abominio del genere, visibile in un raggio di 50 km, in un’area a forte vocazione turistica, penalizzando il territorio e senza tenere conto del parere dei cittadini”, hanno spiegato stamane a Firenze Maria Rita Signorini di Italia Nostra Toscana e Alessandro Lucibello del Comitato contro il progetto eolico Malconsiglio e lista civica. “Avevamo chiesto che il Comune sottoponesse il progetto a referendum o almeno a consultazione dei cittadini – ha spiegato Lucibello -. Invece, nulla…e pensare che tutta la questione è gestita dal Pd, giunta di centrosinistra nel Comune di Ripabella e Regione Toscana, che si vanta di aver fatto della partecipazione uno strumento di governo”. Il progetto di parco eolico è stato sottoposto a Via (Valutazione di Impatto Ambientale) e ritenuto compatibile da Regione, Soprintendenza per i beni paesaggistici di Pisa e Livorno e Comune di Riparbella.

Ma Italia Nostra e Comitato sostengono nel loro ricorso che il progetto è in contrasto con il Pit (Piano di indirizzo territoriale) provinciale, Ptc provinciale e Comunale (Prg), i quali riconoscono il patrimonio collinare “fattore essenziale della qualità del territorio toscano e del suo paesaggio” e “valore identitario della intera comunità regionale”. E’ stata quindi denunciata – spiegano i promotori – “la illegittimità del provvedimento della Soprintendenza di Pisa e Livorno la quale, dato atto della ‘sostanziale inadeguatezza’ della rappresentazione degli effetti sul paesaggio dello studio della società proponente, la European Wind Farm Italy’, ha poi ritenuto di dare parere favorevole in modo irrazionale, contradditorio e illogico”.

Secondo il Comitato e Italia Nostra, la Regione sarebbe inoltre responsabile di “avere omesso, nell’ambito della Via, di valutare, come richiesto dalla legge, quanto meno le alternative di localizzazione, strutturali, di mitigazione per limitare gli impatti”. C’é infine, secondo Italia Nostra e comitato, un problema di impatto acustico (“il movimento delle pale – spiega Signorini – produce 110 decibel, rumore che supera i limiti previsti dalla legge) e di salvaguardia delle specie di uccelli migratori che sorvolano la zona passando sui crinali a bassa quota e che rischiano di essere uccisi dalle pale.

50canale

Riparbella (PI): No all’eolicoultima modifica: 2010-05-08T12:48:22+02:00da minobezzi1
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