San Miniato (PI): Il Palio di San Rocco

“Non esistono una cultura alta e una cultura bassa, non esistono una cultura popolare e una non popolare, non esistono i problemi dei ricchi e quelli dei plebei: esiste soltanto l’uomo e con lui le sue questioni”, dicono i direttori artistici Andrea Mancini e Luca Nannipieri. Ed è questo lo spirito, il proposito e la sfida del festival: far entrare la discussione pubblica, civile, artistica, morale, in ambienti che quotidianamente ospitano tutt’altre attività.

Ecco perché i luoghi del festival saranno cantine, androni, frantoi, piazzette e scalinate: l’uomo pensa ovunque e il suo pensiero non si limita ai luoghi troppo spesso associati a tale attività; il suo pensiero non si ferma alla dimensione dello spazio, anzi la sua attività ne risulta amplificata perché riportata alla realtà dei luoghi, delle problematiche di tutti i giorni, della vita in sé, e non a problemi astratti.

E dunque: cosa pensa l’uomo? Quali sono gli argomenti culturalmente più importanti dei giorni nostri? Il Festival ne propone alcuni, diversi tra loro ma senz’altro ognuno con una propria identità. Si parlerà dell’immigrazione, delle figure-mito nella cultura popolare, dell’informazione, della tradizione poetica e sacra tramandata oralmente, della figura femminile oggi e nella storia, dell’amore tra i giovani: “è possibile per i giovani d’oggi innamorarsi?”. Il 14 agosto il Festival toccherà il tema dell’identità nazionale e quello dei sogni, della realtà e… della reale distanza tra le due parti.

Dulcis in fundo, lunedì 16 agosto avrà luogo il famoso Palio di San Rocco, gioco popolare alle ore 18.00 in Piazza Bonaparte. Ma anche in questa ludica giornata la cultura popolare ritorna protagonista dalle 18.45, con tre dei temi più importanti: “Il senso comune della bellezza e della religiosità: santi, osti e le noni lungo la Via Francigena”, “La bellezza del corpo: il mito del nostro tempo” e “Abitare nel bosco: perché stare lontani dal mondo?”.

Inoltre, il Festival ogni sera presenta, nel giardino di Piazza Migliorati: “La fiaba: all’origine della parola incantata”, dove le parole di solito rivolte ai bambini diventano parole agli uomini e ai popoli.

Ogni giorno si terrà una “Cena popolare” tra una discussione e l’altra, e otterranno spazio anche eventi musicali, siparietti, comici e spettacoli con monologhi, proiezioni cinematografiche e marionette.