Iacopo Lazzareschi Cervelli per loschermo
Simboli della nostra storia: il sindaco di Montecarlo Vittorio Fantozzi «riscopre» l’antico emblema del suo Comune. Infatti insieme alla bandiera italiana e a quella europea, per annunciare l’imminenza dei festeggiamenti tradizionali del settembre, in questi giorni si vede sventolare nel centro storico di montecarlo una bandiera nuova e antica nello stesso tempo.
Su campo blu quattro catene decussate congiunte in un anello centrale, storicamente simbolo araldico della famiglia Alberti di Firenze che dette la vicaria a Montecarlo intorno al sedicesimo secolo, è stato ufficialmente il simbolo di Montecarlo fino al 1891 quando, non senza polemiche come narrano le cronache, fu sostituito dall’attuale stemma della pantera d’oro rampante in campo azzurro con la spada nella zampa destra.
“La volontà di recuperare l’antico e per molti autentico stemma del nostro borgo era un’idea in circolo da tempo, quando ancora ero assessore – afferma il Sindaco Vittorio Fantozzi – e abbiamo colto l’occasione della nuova coreografia del centro per sviluppare una bandiera che rappresentasse la storia e l’identità di Montecarlo. Con il supporto dei più illustri storici e cultori della storia che Montecarlo ha la fortune di avere, come Giorgio Tori, Sergio Nelli e Giorgio Pieraccini, nel nostro borgo abbiamo ideato questa unione di passato e presente dove la nostra pantera con spada è incastonata dalle catene degli Alberti“.
“Ci siamo ispirati, come già per il gonfalone del gruppo storico montecarlese, a recuperare l’antico stemma – continua il primo cittadino -. Montecarlo, come altre realtà che presentano effigi le cui radici affondano nell’epoca medievale, mancava di una bandiera che ne identificasse l’intero percorso della propria storia. Questa prima versione, certo non definitiva, è un ulteriore passo teso al recupero della nostra identità, anche per quello che riguarda le immagini e i simboli “.
Il nuovo emblema usato su bandiere, a quello che ci sembra capire, affiancherà lo stemma tradizionale del Comune ormai storicizzato, che può essere mutato solo con un decreto della presidenza del Consiglio dei ministri. Una strada, quella ripercorsa dal sindaco Fantozzi, che dovrebbe essere seguita anche dalla Provincia di Lucca. L’ente “erede” dell’antica Repubblica di Lucca a nostro avviso dovrebbe rimpossessarsi dell’antico emblema territoriale lucchese: lo stemma azzurro barrato con il motto LIBERTAS in oro.
Non occorrerebbe mutare l’attuale stemma con la pantera, anch’esso storicizzato, ma sarebbe sufficiente registrare e utilizzare l’antico in determinate occasioni storiche o culturali. Sarebbe un modo per celebrare le tradizioni la terza e più longeva fra le antiche repubbliche italiane, che fu certamente un’oligarchia ma che non fu caretterizzata da governi autoritari, bensì da assemblee legislative ed esecutive che seppero mantenere per quattrocento anni, l’autonomia dello Stato pace sociale con provvedimenti da welfare state ante litteram.