Vita dura per gli artisti di strada a Lucca. L’amministrazione comunale, infatti, ha deciso un giro di vite sulle esibizioni in strada nel capoluogo toscano, regolamentandone, oltre ai luoghi, gli orari, gli intervalli tra un’esibizione e l’altra, il tempo massimo di permanenza a Lucca, ogni quanto possono tornare ad esibirsi e, come non bastasse, anche gli strumenti ‘vietati’.
Ci si potrà esibire solo dalle 10 alle 12,30 e, nei pomeriggi invernali, dalle 13 alle 17, mentre d’estate solo dalle 16 alle 18. Le esibizioni possono durare solo un massimo di trenta minuti e, tra uno spettacolo e quello successivo, deve obbligatoriamente passare mezz’ora.
Questo può succedere per due giorni, poi l’artista se ne deve andare da Lucca e non può tornare prima che siano trascorsi 10 giorni. Secondo gli intenti del Comune, questo dovrebbe tutelare gli artisti stessi, che, in questo modo, non perdono la loro caratteristica di ‘girovaghi’ e non si corre il rischio di monopolizzare una città.
Se è comprensibile che non vengano utilizzati animali per gli spettacoli, un po’ meno appare l’elenco dei divieti: niente casse, niente mangianastri stereo, niente percussioni, niente piatti, niente trombe, niente tromboni e perfino niente sax.
Insomma, le street bands in stile ‘dixieland’ non trovano spazio a Lucca, perché troppo rumorose. E, se proprio si vuole usare un supporto – mangianastri o lettore cd – per le basi, è necessario che questo sia dotato di casse a bassa potenza: ballerini e danzatori ringraziano per la concessione.
Foto di Valentina Ciuffi per loschermo