Prato: Non si uccidono gli storni

 Si apre la stagione venatoria, preaperture nei giorni 1 e 5 settembre, ma niente deroga per l’abbattimento dello storno. “Sono preoccupato per le conseguenze sull’agricoltura – commenta l’assessore provinciale Antonio Napolitano – Il controllo dello storno è indispensabile per limitare i danni alle coltivazioni di vite e olivo. Nel caso del territorio della provincia di Prato tali danni andrebbero a sommarsi a quelli degli ungulati che già stanno mettendo a dura prova gli agricoltori. La Provincia sosterrà il percorso già annunciato ieri dall’assessore regionale Salvadori per una soluzione che eviti le deroghe e magari inserisca lo storno fra le specie cacciabili”. La Regione Toscana ha deciso di non adottare la consueta deroga a causa del parere fortemente negativo (e vincolante) dell’Ispra, soggetto scientifico del Ministero dell’ambiente, sul ricorso agli abbattimenti di storni. Salvadori però sta già lavorando a un atto normativo che consenta il controllo della specie senza ricorso alla deroga.

Oltre alla preoccupazione di Napolitano per i danni alle coltivazioni è necessario sottolineare anche un altro aspetto che riguarda questa volta i cacciatori. Ed è proprio il comandante della Polizia provinciale Michele Pellegrini a rivolgere un appello perché ci sia il massimo rispetto della normativa. “Senza deroga l’abbattimento anche di un solo esemplare di storno (specie non cacciabile) ha come conseguenza un’azione penale, con denuncia alla Procura della Repubblica – spiega Pellegrini – E’ necessario quindi che i cacciatori rispettino con attenzione le regole che in questo momento siamo costretti ad applicare”.

La Provincia di Prato con le disposizioni integrative al Calendario venatorio regionale per la stagione 2010-2011 ha ottenuto dalla Regione Toscana l’autorizzazione ad effettuare le preaperture nei giorni 1 e 5 settembre per la caccia da appostamento alle specie tortora (Streptopelia turtur), colombaccio, merlo, gazza, ghiandaia e cornacchia grigia e per la caccia solo da appostamento fisso, nei laghi artificiali o altre superfici allagate artificialmente, del germano reale, alzavola e marzaiola.

Il periodo di caccia generale avrà inizio la terza domenica di settembre (il giorno 19) e terminerà il 31 gennaio 2011. La caccia è consentita per tre giorni la settimana da scegliere fra lunedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica. La caccia vagante, con o senza l’ausilio del cane è consentita fino al 31 dicembre 2010 (compreso).

LE NORME SULLE SINGOLE SPECIE – La caccia in battuta al cinghiale nelle zone vocate per la specie è consentita dal 16 ottobre 2010 al 31 gennaio 2011 ai soli cacciatori abilitati ed esclusivamente nei giorni di mercoledì, sabato e domenica, anche in caso di terreno coperto da neve. Le battute sono consentite con un numero minimo di 20 cacciatori iscritti a ciascuna squadra. Nelle aree non vocate la caccia è consentita dal 22 settembre al 30 dicembre 2010 secondo le modalità del piano annuale di gestione delle zone non vocate. La caccia in battuta alla volpe nelle zone collinari è consentita, con un numero minimo di otto partecipanti e l’uso esclusivo di cani da volpe, fino al 31 gennaio; la caccia vagante nelle zone di pianura appositamente delimitate è consentita fino al 31 gennaio. La caccia a pernice rossa e starna è consentita su tutto il territorio provinciale dal 19 settembre al 30 dicembre 2010. Sono consentite forme di prelievo selettivo a carico di capriolo daino e cervo, nel rispetto delle indicazioni dei rispettivi piani di abbattimento. La caccia al fagiano è consentita fino al 30 dicembre 2010 compreso, fatta eccezione per l’azienda faunistico-venatoria Artimino nel Comune di Carmignano dove è consentita fino al 31 gennaio 2011.

LE ZONE IN DIVIETO – L’esercizio venatorio rimane vietato nelle zone di ripopolamento e cattura di Valiano (Montemurlo), Carteano (Prato), Villanova (Vaiano), Monteferrato (Prato e Montemurlo) Elzana, (Carmignano), Cotone (Cantagallo e Vaiano); nei Fondi chiusi e Aree sottratte alla caccia programmata di Villa Vittoria (Carmignano), Cascine di Tavola e Valibona (Prato), La Villa (Cantagallo), Fontani (Vernio) e S. Gaudenzio (Vaiano); nelle aree percorse da incendi di Serilli, (nei Comuni di Prato e Vaiano), in quella di Poggio Prato Tondo e Bagnolo (nel Comune di Montemurlo), nella riserva naturale Acquerino-Cantagallo e nel complesso demaniale Acquerino-Luogomano e infine nelle zone di protezione Piana di Prato, Iavello e Schignano. La gestione privata della caccia si esercita nell’azienda faunistico-venatoria di Artimino.

LA ZONA DI PROTEZIONE SPECIALE A partire da questa stagione venatoria è stata istituita la ZPS ‘Stagni della piana fiorentina e pratese’, ove l’esercizio venatorio è consentito secondo le seguenti modalità: nel mese di gennaio l’attività venatoria è consentita, fatta eccezione per la caccia agli ungulati, nei soli giorni di giovedì e domenica, è vietata la caccia nei giorni di preapertura (1 e 5 settembre 2010), è vietata la caccia in deroga e l’utilizzo di munizionamento a pallini di piombo e fino al 2 ottobre 2010 è vietato l’abbattimento di esemplari appartenenti alle specie Codone (Anas acuta), Marzaiola (Anas querquedula), Mestolone (Anas clypeata), Alzavola (Anas crecca), Canapiglia (Anas strepera), Fischione (Anas penelope), Moriglione (Aythya ferina), Folaga (Fulica atra), Gallinella d’acqua (Gallinula chloropus), Porciglione (Rallus aquaticus), Beccaccino (Gallinago gallinago), Beccaccia (Scolopax rusticola), Frullino (Lymnocryptes minimus), Pavoncella (Vanellus vanellus). E’ vietato l’abbattimento di esemplari appartenenti alle specie Combattente (Philomacus pugnax) e Moretta (Aythya fuligula), l’addestramento dei cani anteriormente al 1° settembre e dopo la chiusura della stagione venatoria e la distruzione o il danneggiamento intenzionale di nidi e ricoveri di uccelli.

 
Prato: Non si uccidono gli storniultima modifica: 2010-08-31T15:39:00+02:00da minobezzi1
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