Carrara: 142 attori per Spoon River..

 

Il coro dolente del cimitero di Spoon River si sposta dalla sua collina, dove lo ha messo per sempre lo scrittore americano Edgar Lee Masters, e torna in visita ad altri cimiteri, quelli monumentali e austeri della Toscana. Riccardo Massai e il suo gruppo Archètipo ripropongono il prossimo 3 ottobre la performance presentata nel 2001 e riproposta nel 2006. Questa volta le 142 voci di attori o di personaggi noti, tutti ugualmente coinvolti dal personaggio scelto (chi può dimenticare, una volta preso in mano il poema, il giudice, il matto, il blasfemo, il poeta, la russa e i tanti altri?) si muoveranno e declameranno sullo sfondo di quattro cimiteri monumentali: ad Arezzo, alle Porte Sante di San Miniato a Firenze, al Marcognano di Carrara e al monumentale della Misericordia sulla strada dei Tufi a Siena.

Citare tutti è impossibile, ma si possono ricordare tra gli altri ospiti Margherita Hac k, Carla Fracci, Franco Camarlinghi, Maria Cassi, Fulvio Cauteruccio, Giovanni Di Fede, Carlo Monni. Nel cimitero di Arezzo Andrea Chimenti, cantante dei MODA, uno dei gruppi capostipiti del rock italiano, canterà e reciterà la lirica intitolata L’IGNOTO scritta ad hoc per l’occasione. Gli spettacoli, a ingresso libero, si terranno dalle 16,30 in poi (alle 16 a Carrara) anche in caso di pioggia.

«Il cimitero di Spoon River è dentro ciascuno di noi – sottolinea il regista Riccardo Massai – e mi appare come una immensa Spoon River tutta la Toscana, dove voci si chiamano da una città all’altra come vite disperse, echi accomunati dal vivere quotidiano di tutti e differenziati da alcuni tragici destini che raccontano la storia del territorio, come i troppi morti sul lavoro. La mia generazione si porta ancora in tasca questo libro, accompagnati anche dalle musiche che Fabrizio de Andrè volle regalargli; invece troppi giovani an cora non lo conoscono, e questo è uno degli scopi che ci siamo prefissi». Un auspicio condiviso dall’assessore alla cultura Cristina Scaletti: «L’adesione partecipe della Regione alla realizzazione di questo progetto, che ha visto intanto anche quella di quattro Province, nasce dalla consapevolezza che bisogna assicurare ai nostri cittadini occasioni di incontro che siano vicine alle loro esperienze quotidiane, rendendoli consapevoli che la cultura non riguarda nient’altro che la loro vita, è qualcosa di familiare ed intimo in cui riconoscersi.

Per questo il mio augurio è che l’edizione 2010 possa costituire la prima tappa di un più ampio progetto con l’obiettivo di raggiungere fasce sempre più ampie di pubblico evidenziando il ruolo che la cultura, oggi così marginalizzata e direi sottovalutata, ha nella crescita della coscienza umana, civile e sociale della collettività.

Non possiamo dimenticare quest o potenziale civile, che non a caso rese inviso al potere questo libro perché, come ricordano le parole di Fernanda Pivano imprigionata per aver tradotto nel 1943 quest’opera, “… parlava della pace, contro la guerra… contro in generale tutta la carica del convenzionalismo… era tutto quello che il governo non ci permetteva di pensare…”».
Hanno contribuito alla realizzazione del progetto anche Apuafarma Carrara, Arciconfraternita della Arezzo Multiservizi srl, Assessorato alle politiche Sociali del Comune di Firenze, Comune di Bagno a Ripoli, Comune di Carrara, Misericordia di Siena, Monaci Benedettini di S. Minato al Monte Firenze, Rete Teatrale Aretina, e la maggior parte dei gruppi teatrali dei vari capoluoghi di provincia, creando una vera e propria rete regionale.

Carrara: 142 attori per Spoon River..ultima modifica: 2010-09-18T11:13:00+02:00da minobezzi1
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