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 laVINIum
Quando un’azienda è giovane è del tutto logico che faccia sperimentazione, bisogna capire cosa può offrire un territorio e quali siano i metodi migliori per allevare e trasferire in bottiglia le proprie uve con i migliori risultati possibili. La vernaccia è senza dubbio motivo di orgoglio per Mattia Barzaghi, così come il sangiovese, ai quali sta dedicando il massimo impegno da quando, nel 2006, ha dato vita a Zeta Project, forte anche della luna esperienza come cantiniere presso l’azienda del grande Giovanni Panizzi, recentemente scomparso. Nel febbraio 2010, incuriosito dall’ottima Vernaccia di San Gimignano degustata all’anteprima della nuova annata che si svolge proprio nel comune d’elezione, sono andato a trovare Mattia e Simone Morosi, che si occupa dell’aspetto commerciale, così ho avuto la possibilità di conoscere la sua filosofia, vedere le vigne (purtroppo solo una parte a causa di un tempo burbero), assaggiare l’intera gamma di bianchi e rossi. Le impressioni generali sono state ottime, l’ambiente era saturo d’energia e vitalità, voglia di fare ma con intelligenza e meticolosità. Siamo in località San Donato, nel Caggio, ovvero il parco naturale poco distante da San Gimignano, la terra appare rossa e Mattia ha iniziato da subito a lavorare con metodo biologico. Successivamente ha acquisito nuovi appezzamenti nelle zone più rinomate della denominazione, 6 ettari a sangiovese e vernaccia a Santa Margherita, poco meno di 4 ettari a San Biagio vicino a Pancole dove alleva solo vernaccia e poco più di un ettaro a Poggio al Colle dove dimorano piante di vernaccia trentennali. Chi non conosce i suoi vini rimarrà senz’altro piacevolmente stupito per la loro personalità e grande piacevolezza.
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