All’ingresso in città da porta San Donato, se alziamo gli occhi vedremo ergersi due statue, uno è San Paolino l’altro San Donato. Dal libro “12 luglio 1664- il miracolo di San Paolino” di Roberta Martinelli apprendiamo che mentre per San Donato la presenza sulla porta a Lui dedicata è scontata in quanto a ricordo di una chiesa scomparsa e sempre a lui dedicata, l’immagine di San Paolino, protettore della città, è legata ad un accadimento avvenuto nel periodo 1639-1667.
Varrà la pena percorrere la via dedicata al Santo e raggiungere la chiesa ad esso dedicata, per vedere svelato il mistero; l’epigrafe posta in facciata, proprio sopra l’ingresso ci rende edotti del miracolo ad opera di San paolino accaduto il 12 luglio del 1664, giorno della festa del santo. Allora come ora la ricorrenza chiamava in città numerose genti e lì alla porta, proprio in quel giorno, dall’alto delle mura dove erano collocati i cannoni, partì una forte esplosione che provocò solo panico, qualche contusione e un po’ di abiti sciupati, ma alle persone niente, ed ecco svelato il miracolo legato alla presenza della statua di San Paolino collocata nella parte alta della porta.
Per chi volesse saperne di più rimandiamo al libro già citato di Roberta Martinelli che vorrei ringraziare per l’impegno profuso alla storia della città. Quello che ora mi preme sottolineare è lo stato di abbandono in cui versano le due sculture. Realizzate su commissione dell’Opera delle Fortificazioni nel 1664 ad uno scultore di Carrara tale Giovanni Lazzoni in marmo , appaiono oggi pesantemente scurite e poco leggibili nei particolari da una patina di sporco e da ossidazioni diverse dovute alle parti in metallo anch’esse in stato di grave degrado. Da un osservazione più attenta si possono notare fratture alla base dei monumenti che rischiano di far perdere alcune parti del modellato oltre a rappresentare una grave minaccia per l’incolumità di colore che transitano dalla porta.
Ci auguriamo che per queste due sculture s’intervenga al più presto per una verifica strutturale ed un restauro che abbia il fine di minimizzare i danni dovuti al tempo e all’incuria e che al tempo stesso provveda a proteggerle dagli effetti del tempo e della particolare esposizione.