Teatro della Pergola
Il Comune potrà emettere una “card” per l’accesso cumulativo alle strutture museali cittadine (possibile un rincaro dei biglietti di ingresso) e soprattutto incamerarne il 20% degli incassi annuali, valutati in circa 3,5 milioni. Per i primo triennio le risorse saranno interamente dedicate al completamento del progetto dei Grandi Uffizi, poi – a partire dal 2014 – sarà il Comune a definire l’elenco degli interventi a tutela del centro storico – assediato ogni anno da quasi dieci milioni di turisti – bypassando di fatto le sovrintendenze.
Fa parte del protocollo d’intesa anche la nascita di un nuovo polo teatrale cittadino, che avrà nello storico Teatro della Pergola il suo fulcro, cui si aggiungerà il Teatro Niccolini, in attesa di restauri da un quindicennio (sono in corso trattative con i proprietari). In più, potrebbe starci una collaborazione col Teatro Giglio di Lucca. A guidare il nuovo organismo sarà l’attuale direttore-manager della Pergola, Marco Giorgetti, che verrà inquadrato fra i dirigenti del settore Cultura di Palazzo Vecchio. Si ricorderà che il Teatro della Pergola faceva parte delle tre sale gestite direttamente dal disciolto Ente Teatrale Italiano, i cui dipendenti – una quarantina – rimarranno a libro paga del Ministero per i Beni e le Attività culturali.
In attesa che il prossimo 21 dicembre venga inaugurato alla Stazione Leopolda il nuovo Parco della Musica, si proverà anche a rivitalizzare il Maggio Musicale, la prestigiosa manifestazione che sconta come altre il prezzo del taglio dei fondi Fus. Nelle intenzioni della giunta gigliata, i finanziamenti provenienti dagli incassi dei musei dovranno servire in futuro a garantirne una più serena attività. Intanto, la convenzione firmata giovedì a Roma riconosce il “ruolo fondamentale” che il Maggio ricopre nella storia della lirica italiana e prende l’impegno della sua valorizzazione, che potrà avvenire anche mediante la cessione all’omonima Fondazione da parte del Comune di alcuni immobili facenti parte delle Ex Scuderie alle Cascine e di una parte dell’edificio del nuovo polo musicale.
Sul fronte dei finanziamenti, la Pergola potrà contare su 5 milioni una tantum, provenienti dalla copertura di un vecchio progetto culturale cittadino mai concretizzatosi (quello relativo all’ex Meccanotessile di Rifredi), che probabilmente saranno destinati all’adeguamento funzionale della storica sala di via della Pergola – risalente alla metà del XVII secolo – e al restauro del Niccolini. Per la gestione ordinaria, invece, la giunta Renzi ha già incassato la disponibilità di una fondazione bancaria facente capo a una Cassa di risparmio cittadina a versare un contributo di un milione l’anno per cinque anni. Il resto, però, dovrà essere farina del sacco di Palazzo Vecchio, così vuole la nuova dottrina federalista.
(enzo fragassi per delteatro)