Viareggio (LU): Nautica bifronte, con CIG e nuovi mercati

In poco più di un mese 22 imprese e 107 lavoratori hanno già fatto richiesta per la cassa integrazione. Nautica, calzaturiero e metalmeccanico sono  i settori più in difficoltà. Il primo bilancio è dello sportello della Cna Provinciale (info@cnalucca.it) che a poco più di un mese dalla firma dell’accordo per la proroga, anche nel 2011, della cassa integrazione in deroga, ha già firmato verbali tra le parti sociali per un totale di 68.480 ore da gennaio ad aprile. Erano state, in Provincia di Lucca, 388 le imprese, oltre 2 mila e quasi 2 milioni di ore, i lavoratori che ne avevano fatto richiesta tra il maggio 2009 e l’agosto 2010 facendo segnare un boom e confermando tutte le difficoltà dell’artigianato e delle piccole imprese lucchesi. Una crisi che, come già evidenziato in queste settimane, non ha risparmiato nemmeno la nautica e il portafogli degli uomini più facoltosi marcando, dopo anni di crescita a due cifra, una brusca frenata.

Una frenata destinata – come ha spiegato in un’intervista alla rivista “Nautech” in uscita il prossimo mese, il Referente Nazionale Cna Nautica, il viareggino Andrea Giannecchinia cambiare la geografia mondiale del settore, e a ripercuotersi sulle strategie delle imprese.” Secondo Giannecchini il baricentro è infatti destinato a spostarsi verso l’Oriente. “Il mercato non sarà più lo stesso che tutti noi conosciamo – ammette – la fase acuta della crisi è superata e la ripresa è ancora debole ma segnali positivi iniziano a percepirsi. Ci sarà ancora da soffrire. La crisi ha avuto effetti devastanti sulle imprese, sull’occupazione e sull’economia dell’indotto: sono sicuramente cambiate le condizioni poiché il baricentro è destinato a spostarsi verso l’Asia nei prossimi anni e le imprese italiane, in particolare i grandi gruppi, sono stati costretti a fusioni e a ricapitalizzazioni per passare attraverso questa fase portando alla nascita di nuovi scenari societari.”

Il pensiero di Giannecchini, e della principale associazione degli artigiani che da poche settimane ha inglobato anche i marittimi della Costa Tirrenica, è già proiettato al post-crisi: “La sfida del nostro futuro si chiama competitività. La crisi ha scardinato strategie, mercati e leadership e per mantenere alti gli standard, la qualità e la competitività internazionale servono investimenti in ricerca e sviluppo attraverso anche processi di internazionalizzazione.” Da qui l’invito di Cna Produzione Nautica a “rivedere le strategie di promozione” di tutto il settore nautico italiano con un particolare pensiero al Salone di Genova.  “Molte nostre imprese, dalle più piccole a quelle solitamente estranee alla partecipazione a eventi fieristici, rivendicano la necessità di investire in promozione per conquistare, e in molti casi riconquistare, quote di mercato che la crisi ha messo in discussione. C’è voglia di internazionalizzare e di uscire dai tradizionali canali nazionali: c’è una forte consapevolezza che il mercato non è più solo Italia e Mediterraneo. Per questo motivo credo si debbano ripensare, con spirito nuovo e creando le condizioni affinché tutti possano partecipare,  eventi ed iniziative per permettere a tutto il settore di mettersi in mostra e di aprire la nuova fase della nautica italiana.”

Ed in questa direzione va la prima edizione di Yare, il salone dedicato al refit e all’after sales che si terrà a Viareggio in primavera. “Questo appuntamento, unico nel suo genere, nasce anche dalla volontà dell’Area Vasta Toscana e da Cna di costruire un momento di promozione internazionale con finalità anticicliche. Possiamo fare ottime barche ma anche ottimi refit.”

L’obiettivo di Yare è intercettare una fetta di un mercato rilevante che produce – secondo una recente statistica – solo nel Mediterraneo un volume di fatturato intorno ai 120-150 milioni di euro di lavori straordinari e interessa potenzialmente le oltre 4 mila imbarcazioni superiori ai 24 metri prodotte negli ultimi 20 anni. “Cna sta credendo molto in questo progetto sottolinea ancora Giannecchini lo scopo è quello di conquistare una fetta del volume prodotto per i lavori straordinari posizionando  il comparto nautico toscano al centro del settore internazionale del refit. Per questo Cna Produzione Nautica sarà protagonista con una iniziativa di livello nazionale per fotografare prospettive e aspettative della nuova mappa globale della nautica.”

loschermo
Viareggio (LU): Nautica bifronte, con CIG e nuovi mercatiultima modifica: 2011-01-20T10:26:51+01:00da minobezzi1
Reposta per primo quest’articolo