Lucca: Fumetti? eccellenza nazionale

Un momento della conferenza stampa

Gianluca Testa per loschermo

“Il fumetto? Un’eccellenza della nostra tradizione e della nostra cultura”. A dirlo non è un fumettaro. Non un disegnatore, non un accanito lettore e neppure un nerd. No, a parlare è l’onorevole Deborah Bergamini. Stavolta ha tagliato il nastro per l’inaugurazione della mostra sui 150 anni dell’unità d’Italia. Ma al Museo del fumetto di Lucca la Bergamini aveva già messo piede. L’assessore comunale Donatella Buonriposi la ringrazia perché, dice, “è a lei che dobbiamo il sostegno e i patrocini dei ministeri dell’istruzione e dei beni culturali. Grazie onorevole”.

Il riconoscimenti ministeriale, più che per le risorse economiche e il ritorno d’immagine che può garantire, rappresenta in sé una buona notizia. Ma per tutt’altre ragioni. Perché finalmente, com’è giusto che sia, anche le istituzioni sembrano riconoscere il ruolo artistico e comunicativo del fumetto. “Ciò che non si può dire con le parole è possibile raccontarlo con le immagini” aggiunge la Bergamini ricordando come lei, da piccola, fosse un appassionata di Alan Ford. “Sì, mi piaceva il gruppo Tnt”, dice. E ora che si trova qua parla anche del Muf facendo intravedere quel riconoscimento che al di là di ogni promessa o scadenza annunciata tarda ad arrivare. “Questo museo -aggiunge la Bergamini- si è già affermato in una dimensione nazionale. Perché, quindi, non cercare anche un riconoscimento internazionale? Credo sia importante. Per questo m’impegnerò personalmente perché sia sostenuto anche dal consiglio europeo…”. Che queste parole possano sollecitare le persone competenti a compiere quel passo in più che possa finalmente permettere al Museo del fumetto di entrare a far parte davvero dei ‘museo nazionali’.

I ringraziamenti della Buonriposi si sono sovrapposti a quelli del sindaco Mauro Favilla, che sul Muf aggiunge: “Questo museo ci sta particolarmente a cuore. Sta dando buoni risultati. Ora spero che entri anche nel cuore dei lucchesi”. Per il Comune di Lucca, l’inaugurazione di questa mostra segna l’avvio delle celebrazioni ufficiali per i 150 dall’unità d’Italia. “Noi abbiamo già cominciato”, sottolinea il presidente della Provincia di Lucca, Stefano Baccelli, che ricorda così i progetti in corso (dai concorsi alla mostra sui migranti).

Ad Angelo Nencetti, nel giorno dell’inaugurazione, tocca il compito di illustrare e descrivere un percorso “espositivo complesso che -dice- non si esaurisce con questa esposizione”. La mostra, che resterà a Lucca fino alla fine di aprile, sarà poi allestita a Milano, Mantova (Palazzo Te), Genova e Napoli. “Il nostro obiettivo è anche quello di coinvolgere gli studenti”, precisa Nencetti. “Perché il fumetto ha una forte impatto comunicativo ed è più efficace di altri media”. Il direttore del Muf ricorda poi l’importante collaborazione col Giornalino e il concorso nazionale -patrocinato dal Ministero dell’istruzione- che coinvolgerà tutte le scuole italiane. I ragazzi saranno chiamati a reinterpretare visivamente un fatto o un episodio particolarmente significativo di questi ultimi 150 anni di storia. E i 50 istituti finalisti saranno premiati il prossimo novembre con la consegna della “Biblioteca dell’immaginario” (che corrisponde a una quantità di volumi storici illustrati).

Qui si apre invece la parentesi sull’animazione. Perché “La lunga calza verde” di Gavioli, trasmessa in Rai nel 1961 e mai riproposta dopo la censura, torna restaurata al Msueo del fumetto. E nel novembre 2011, insieme a “Fratellini d’Italia” -film animato da “La lanterna magica”, su cui la casa di produzione sta lavorando in questi giorni- sarà di nuovo trasmesso sui canali Rai dopo essere stato presentato in anteprima al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il rapporto con la Rai è poi rafforzato anche dalla collaborazione tra il Muf e “Cartoons on the bay”. Sodalizio confermato anche da Renato Genovesi (Rai Trade), che intervenendo all’ianugurazione della mostra, a Lucca ha ribadito che parte di questa esposizione andrà anche a Rapallo.

Il cerchio si chiude poi con Stefano Gorla, direttore del Giornalino, che parlando di questa collana di volumi co-editi assieme al Muf ha riconosciuto “percorsi della mente e del cuore. Il fumetto -aggiunge- è un linguaggio utile a comunicare con la parte migliore del nostro Paese: i ragazzi”. E come dargli torto? Questo è un pensiero che condividiamo. E che pare condividere anche Ivo Milazzo, cui è spettato il ruolo di coordinatore per la redazione dei due volumi sull’unità d’Italia e anche quello di curatore di una parte della mostra allestita al Muf. Ricordando la genesi del progetto (un rimbalzo di idee e telefonate fra Francesco Artibani, lui, Nencetti e Gorla) ha sottolineato l’importanza della creatività come “strumento per dare al lettore l’emozione della narrazione”. E vede le edizioni San Paolo e il Muf come “punto di riferimento per una nuova generazione di autori”.

All’inaugurazione, fra gli altri, erano presenti anche Giorgio Cavazzano, Sergio Tisselli, Renzo Calegari, Sergio Toppi, Carlo Ambrosini, Ivo Milazzo, Giuseppe Palombo, Gino Gavioli e anche il presidente di Lucca Comics & Games, Francesco Caredio. E questo è davvero un buon segnale.

Lucca: Fumetti? eccellenza nazionaleultima modifica: 2011-02-06T11:02:54+01:00da minobezzi1
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