Manciano (GR): La storia

Luigi Prosperi 
Il comune di Manciano si trova in provincia di Grosseto ed ha una popolazione di circa 7500 abitanti. A difesa del suo possente castello medievale spicca la Rocca Aldobardesca, mentre la Porta Romana situata fuori dal borgo era il passaggio per raggiungere le Terme di Saturnia. Nel comune di Manciano si può visitare la Torre dell’Orologio.
Come si può vedere recandosi al Museo Civico di Preistoria e Protostoria, gli insediamenti umani nell’area di Manciano risalgono ad epoche arcaiche e riguardano soprattutto tribù di cacciatori nomadi. Una presenza stanziale si concretizza con gli Etruschi, che hanno lasciato in eredità il sito archeologico delle necropoli di Marsiliana e Pian di Palma. Centro di notevoli dimensioni già in antichità, l’odierno Manciano ha ricevuto il suo nomedallagensMancia,chel’haabitatodopol’occupazioneromana.
Nei secoli centrali del Medioevo il territorio di Manciano è dominio incontrastato dei conti Aldobrandeschi, feudatari dell’Impero germanico di origine longobarda. È a loro che si deve l’avvio della costruzione della possente rocca, il cui compito sarà quello di presidiare l’area, fortemente contesa da altre potenze. I mancianesi devono infatti difendere il loro abitato prima da Orvieto, poi dalle mire espansionistiche dei conti Orsini e infine da Siena. Proprio un’alleanza tra gli ultimi due, nel XV secolo, allontana Manciano dall’agognata autonomia comunale.
Nel 1555, ciò che resta della Repubblica di Siena confluisce nel Granducato di Toscana. Manciano va a formare con altri borghi della valle dell’Albegna la podesteria di Saturnia e Capalbio, diventando uno dei suoi centri agricoli più ricchi e popolosi, sfruttando anche la sua posizione in altitudine, che lo tiene lontano dalle zone malariche e paludose della Maremma. Riceve l’autonomia a metà Settecento, grazie alla riforma territoriale di Pietro Leopoldo di Lorena.

Manciano (GR): La storiaultima modifica: 2011-04-21T13:03:52+02:00da minobezzi1
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