San Gimignano (SI): DNA della Vernaccia

Il Consorzio della Denominazione San Gimignano ha di recente presentato in occasione del Vinitaly la conclusione della prima fase del progetto di ricerca volto alla definizione del DNA identificativo del vitigno Vernaccia di San Gimignano.

Lo studio è stato portato avanti grazie all’Amministrazione Provinciale di Siena e a Sergè, Servizi di Genomica, azienda spin off dell’Università degli Studi di Siena, che eroga servizi innovativi di consulenza nel campo della biotecnologia e della genomica vegetale e animale.

Definito lo standard genotipico della Vernaccia, lo studio proseguirà con una seconda fase, che consisterà nell’applicazione di un metodo di tracciabilità molecolare del vino imbottigliato, che dovrebbe concludersi entro la fine del 2011.

Come spiega Rita Vignani, la ricercatrice di Sergè che ha condotto il progetto “il profilo genetico della Vernaccia è stato studiato attraverso l’estrazione del Dna dalle foglie e dai germogli di 200 campioni prelevati da vigneti realizzati con barbatelle moltiplicate sia da selezioni massali, sia dagli 11 cloni omologati, dislocate nei vari punti del territorio”.

E’ stato così individuato uno standard genotipico per il vitigno della Vernaccia, attraverso il quale sarà possibile applicare una procedura di certificazione analitico-molecolare del vino ottenuto dagli stessi vitigni, estraendone il Dna.

“Questo tipo di indagine – spiega la Vignani – segna una svolta fondamentale nell’individuazione di un metodo analitico attendibile per la tracciabilità di un prodotto alimentare, infatti la possibilità di derivare ‘impronte genetiche’ dai residui di DNA estraibili dal vino è un’acquisizione metodologica recente”.

“Lo studio – prosegue la Vignani –  ha rilevato che esiste una sostanziale uniformità genetica nelle piante presenti oggi nei vigneti di tutto il territorio, spiegabile col fatto che gli impianti sono stati in buona parte realizzati con barbatelle provenienti dalle medesime selezioni massali”.

Il Consorzio della Denominazione San Gimignano crede molto in questo progetto, come spiega la presidente Letizia Cesani: “Con la nuova legge comunitaria 61/2010 i Consorzi acquisiscono un importantissimo duplice ruolo, quello della promozione dei vini a denominazione e quello della loro tutela. Il progetto di definizione del profilo genetico della Vernaccia si inserisce nell’ambito della tutela, in questo caso sia dei vini a denominazione, sia del consumatore che attraverso la tracciabilità del prodotto acquistato è garantito sulla sua origine”.

“La Vernaccia di San Gimignano – prosegue Cesani – è un vitigno raro coltivato solo da noi, ma fino ad oggi non si conosceva il suo genoma. Con questo risultato vogliamo dare a tutti i produttori un’importante strumento applicabile nei più svariati campi, dalla tutela contro la contraffazione all’autocertificazione di corrispondenza del vino prodotto al disciplinare di produzione, a loro volta strumenti necessari per costruire un vantaggio competitivo da usare in futuro”.

Nell’ottica dell’Amministrazione Provinciale “il progetto di ricerca promosso insieme al Consorzio della Denominazione di San Gimignano – afferma l’assessore all’agricoltura, Anna Maria Betti – rappresenta un’ulteriore azione della Provincia al fianco dei consorzi di tutela che ogni giorno lavorano per garantire l’eccellenza e la genuinità dei nostri prodotti. L’obiettivo primario è quello di definire la tracciabilità della Vernaccia, mettendo in campo un valido strumento anti-frode che tutela i produttori e i consumatori. Sicurezza alimentare, qualità e tracciabilità sono gli obiettivi che i produttori, con il coinvolgimento dell’Università di Siena e con il sostegno convinto della Provincia, si danno per proteggere le loro eccellenze ed essere sempre più competitivi in un mercato sempre più sensibile e attento”.

Fonte: Giacomo Bassi

C. S. per teatronaturale

San Gimignano (SI): DNA della Vernacciaultima modifica: 2011-04-23T09:53:50+02:00da minobezzi1
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