Carrara: Jan Fabre

Fa discutere la singolare versione della Pietà di Michelangelo, realizzata dall’artista fiammingo Jan Fabre.

Un teschio sostituisce il volto della Madonna, la quale regge tra le sue braccia l’artista stesso, che assume la parte che nell’opera originale spetta a Cristo: in abito da sera, e avviato ad una rapida decomposizione, regge in mano un cervello.

L’autore ha perfino rappresentato vari insetti che indugiano sul “suo” corpo, per testimoniarne la putrefazione.

L’opera fa parte di un gruppo di sculture intitolato Pietas.

Le altre sculture, anche’esse realizzate in marmo di Carrara  sono cervelli ingranditi e solcati da tartarughe dal guscio rovesciato, trafitti da chiodi, sormontati da croci e da alberi bonsai che fioriscono su di esse.

Le opere sono poste su una grande pedana dorata – alla quale si accede solo in pantofole – e la mostra è stata presentata lunedì 23 in anteprima a pochi giorni dall’apertura della Biennale Arti Visive e dalla sua inaugurazione ufficiale.

L’artista nega che vi siano intenti blasfemi e ribadisce, al contrario, di voler esprimere un sentimento di pietà. Fabre afferma di mettere in scena il desiderio di una madre di sostituirsi al figlio mosto.

Carrara: Jan Fabreultima modifica: 2011-05-25T15:51:00+02:00da minobezzi1
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