Sassalbo (MS): Il Cerreto, destinazione di qualità

C’è un passo tra la Toscana e l’Emilia, al confine con la Liguria, conosciuto e frequentato da emiliani, liguri e toscani. Molti ricordano il Cerreto per il battesimo degli sci e per le piste innevate, ma tutti sanno che questo crinale è ricco di laghi glaciali e panorami mozzafiato che fanno intuire il mare delle Cinque Terre. Oggi Cerreto Laghi, stazione sciistica tra le più attrezzate e moderne del centro-nord Italia, svela i suoi sentieri grazie all’impegno del CAI della sezione della Spezia.

L’iniziativa promossa e realizzata da Giorgio Bendinelli, storico socio sostenitore del CAI della Spezia recentemente scomparso, e da Gian Marco Simonini, è stata realizzata con il sostegno del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e del Comune di Collagna; Istituzioni impegnate con gli operatori del Cerreto nel progetto ECO-CLUSTER (Environmental COoperation model for Cluster); un programma finanziato dalla Comunità Europea che intende di rilanciare il Cerreto come destinazione turistica di qualità, improntata sulla sostenibilità ambientale.

Sostenibilità ambientale che si realizza conoscendo e amando il territorio e soprattutto prendendosene cura. La manutenzione dei sentieri, infatti, non può essere assegnata in appalto e delegata a grandi imprese che intervengono con le loro ruspe, ma deve partire dal basso, dai singoli così come dalle Amministrazioni locali. In sostanza, un atto d’amore per il nostro Appennino. Un crinale capace di offrire una grande opportunità: è sufficiente un po’ di attenzione e un sentiero ben tracciato perché una famiglia possa avere il piacere di raggiungere la vetta.

«Chi crede che al Cerreto si vada solo per sciare, non sa che questo è un luogo straordinario per le escursioni, dalle più facili alle più difficili – spiega Giuseppe Vignali, direttore del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano – Un luogo facilmente accessibile, capace di offrire tante opportunità: dalla merenda sul lago Pranda, alla valle dell’Inferno, il cui nome dice tutto. Attorno ad alberghi, ristoranti e seggiovie c’è una natura sconosciuta nei suoi particolari e nella sua diversità: dagli orridi, ai laghi, ai sentieri di cresta, alle praterie. I dieci percorsi presentati e descritti grazie al lavoro del CAI della Spezia diventano quaranta, perché ognuno di essi, nelle 4 stagioni, diventa un altro mondo per colori, ambiente, temperatura e persino modalità di percorso, dalle scarpe da ginnastica, agli scarponi alle ciaspole; dal bianco dell’inverno, ai colori delle fioriture primaverili, al verde dell’estate, al giallo rosso dell’autunno».

Dieci sentieri da percorrere in tutte le stagioni, quindi, come amava ricordare Bendinelli, che ha questo territorio ha dato tanto.  «Un’immersione nella natura e nei boschi per disintossicarsi da quei veleni che la vita quotidiana ci impone e al contempo offrire a tutti uno strumento per conoscere il territorio con la filosofia migliore per rispettarlo e preservarlo per le generazioni future».

Sassalbo (MS): Il Cerreto, destinazione di qualitàultima modifica: 2012-01-22T11:43:08+01:00da minobezzi1
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