San Gimignano (SI): Anteprima della Vernaccia

 

Francesca Lucchese per cronachedigusto

Sotto le inconfondibili torri di San Gimignano la piccola e talvolta bistrattata Vernaccia chiama a raccolta pubblico e addetti ai lavori per la degustazione in anteprima dell’annata 2011.

L’occasione perfetta per rendere omaggio a quello che è il primo vino italiano ad aver ottenuto la Doc nel 1966 e l’unica Docg bianca della Toscana. Per noi è anche l’occasione per fare due chiacchiere con Letizia Cesani, presidente del Consorzio della Denominazione San Gimignano.
 
Per la prima volta l’appuntamento con l’Anteprima raddoppia, da una a due giornate. Perché?
“La nostra Anteprima è sempre stata focalizzata sugli operatori e sulla stampa specializzata. Quest’anno abbiamo voluto estendere la fruibilità dell’evento al consumatore finale nella giornata di domenica. Un tentativo riuscito perché i numeri ci confortano, l’afflusso dei visitatori è stato intenso”.
 
La vendemmia 2011 è in controtendenza rispetto al resto d’Italia: le aspettative aromatiche e strutturali dovute alle forti escursioni termiche, al fresco estivo e alle uve sane sono confermate?
“Assolutamente, i primi commenti sono molto positivi. Non ci stupisce, visto l’andamento climatico. L’Anteprima è sempre un momento un po’ anomalo per degustare le Vernacce, ma quest’anno sono meno penalizzate perché i vini sono più maturi, più morbidi e relativamente già pronti. Si tratta a mio avviso di un’annata estremamente buona e in controtendenza: non c’è stato un calo di produzione, ma circa un 2% in più. Una sorpresa”.
 
Lei è Presidente del Consorzio dal 2009. Cosa è accaduto in questi tre anni?
“Le mie parole pronunciate in occasione dell’elezione sono state crescita, consapevolezza e comunicazione. Crescita culturale e della qualità, crescita dei mercati e del prezzo. Un percorso che abbiamo avviato e di cui sono molto contenta. La consapevolezza è dedicata ai produttori affinché possano valorizzare le loro potenzialità senza competizione, con la massima apertura avvicinandosi al lavoro degli altri con umiltà e rispetto. La comunicazione su due fronti: verso l’esterno per le attività del Consorzio e verso il consumatore finale attraverso continui momenti di degustazione. Per abbattere i pregiudizi nei confronti della Vernaccia, quale miglior modo se non assaggiarla?”.
 
Parliamo di identità: con le modifiche del 2010 il disciplinare prevede un aumento della percentuale di utilizzo dei vitigni complementari dal 10% al 15%. A distanza di due anni gli effetti sono già visibili?
“È ancora decisamente presto e inoltre si potrebbe obiettare che questa decisione si scontra con il nostro gran parlare di identità. Invece vorrei sottolineare come la modifica sia estremamente innovativa: è uno dei pochi disciplinari d’Italia che fa un elenco dei vitigni non in positivo, ma in negativo indicando cioè chiaramente i vitigni che non si possono utilizzare. È un passaggio fondamentale perché il vitigno complementare deve essere un arricchimento, mai uno stravolgimento. E in assoluto la critica in degustazione riconosce un’identità della Vernaccia molto forte. Esistono delle complessità stilistiche, ma mai delle sregolatezze”.
 
Dopo l’Anteprima quali sono i prossimi impegni del Consorzio?
“Da domani iniziamo a pensare al Vinitaly. Dopodiché quest’anno ricorre il 40° anniversario del Consorzio. Abbiamo in programma tutta una serie di convegni, degustazioni e attività celebrative per questo evento. Voglio sottolineare come in tutti questi anni la necessità di aggregazione e la ricerca della qualità e del controllo siano state vincenti. C’è evidentemente una sensibilità dei produttori che viene da lontano di voler valorizzare questo prodotto che merita di essere conosciuto in tutto il mondo”.

San Gimignano (SI): Anteprima della Vernacciaultima modifica: 2012-02-22T10:48:45+01:00da minobezzi1
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