ALESSANDRO LAZZARINI per loschermo

E’ Villa Reale di Marlia l’immobile più caro d’Italia. In vendita per 45 milioni di Eurol’esclusiva dimora che fu della sorella di Napoleone primeggia nella classifica stilata dal grande sito di annunci immobiliari idealista.it, seguita a ben 10 milioni di Euro di distanza dal castello di Capri e al terzo posto da un palazzo d’epoca in stile veneziano nella città della laguna, ma per quanto riguarda quest’ultimo immobile siamo già nel misero, costa infatti solo 25 milioni. Gli altri immobili lucchesi in classifica sono una villa di Forte dei Marmi al tredicesimo posto per 8 milioni di Euro, una villa settecentesca di Camaiore al diciassettesimo posto per 6 milioni di euro e mezzo e una villa pietrasantina al ventinovesimo posto per ‘appena’ 5 milioni e 300mila Euro.

Di proprietà da un secolo dei conti Pecci-Blunt, dopo la morte del conte Ferdinando nel 1997 e di Camilla e Letizia Pecci-Blunt nell’estate del 2006, fin da subito si iniziò a vociferare della volontà degli eredi di disfarsi della Villa, meravigliosa ma anche estrememante onerosa da mantenere, basti pensare che al massimo splendore verso la metà del secolo scorso servivano ben 35 giardinieri per curarne l’immenso e bellissimo giardino. Secondo gli esperti del sito immobliare lo schiacciante di Villa Reale nella speciale classifica è giustificato non solo dal pregio storico architettonico del fabbricato, ma anche dalla sua collocazione nel verde meno inflazionato della Toscana, laddove il prestigio della Toscana all’estero non è ancora stato intaccato dalla decadenza italiana. Anzi, per i nuovi ricchi si tratta ancora dell’apoteosi dell’ostentazione del loro status, oltre che di un posto da favola dove trascorrere qualche giorno di relax o piazzare investimenti immobiliari. Tutto ciò per dire che l’offerta è rivolta soprattutto ai magnati russi, svizzeri e inglesi.

D’altra parte cosa meglio di una ‘Villa Reale’ può rappresentare lo stato aristocratico che i grandi capitalisti hanno ormai raggiunto in questo medioevo dove la ricchezza si annida in poche mani riproducendo alla perfezione la vecchia tipologia medioevale di società organizzata in signori, vassalli e valvassori? Di certo c’è solo che i novelli servi della gleba lucchesi da mille euro al mese e mutuo di 30 anni per monolocale di 50 metri quadrati potranno farsi una bella gita in bicicletta sulle colline di Marlia e godersi la vista della bella residenza, così come accade da oltre un millennio.