Mariella Morosi per italiaatavola | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Proclamati a Roma, in una cerimonia alla Camera dei deputati, i vincitori del 10° concorso nazionale Sirena d’oro riservato agli oli Dop italiani. Per la categoria Fruttato leggero ha vinto l’Azienda agricola Carraia di Franco Bardi con la Dop Terre di Siena, per il Fruttato medio l’azienda Torretta della Dop Colline Salernitane e per l’intenso l’azienda laziale Alfredo Cetrone della Dop Colline Pontine. La premiazione avverrà a Sorrento (Na), durante La Borsa del Territorio – Vetrina dei prodotti tipici e degli oli Dop, che si svolgerà dal 28 aprile al 1° maggio. Altre 12 aziende vincitrici riceveranno il Sirena d’argento, il Sirena di bronzo e la Gran menzione. I risultati del concorso sono stati annunciati alla presenza del presidente della commissione Agricoltura della Camera dei deputati, Paolo Russo, del sindaco e del vicesindaco di Sorrento, rispettivamente Giuseppe Cuomo e Giuseppe Stinga, e di Vito Amendolara in rappresentanza della Regione Campania. Per l’Unaprol, il Consorzio olivicolo italiano, erano presenti il presidente Massimo Gargano e Michele Bungaro, che ha coordinato gli interventi.
Le 41 denominazioni protette riconosciute e l’aumento della domanda e dei consumi di questi prodotti sono la prova di un’evoluzione culturale da parte dei consumatori e una crescita del sistema delle imprese olivicole». Una competizione, per il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, che è anche un confronto con la realtà agroalimentare campana, quindi non solo dell’olio ma anche di altri prodotti. «È una grande occasione per accendere i riflettori su questo grande protagonista della dieta mediterranea. In collaborazione con gli agricoltori, con altri sei comuni della penisola sorrentina, osserviamo da tempo un codice etico che è diventata la nostra bandiera per promuovere i nostri prodotti più tipici, proponendoli ad alberghi e ristoranti. Aiutiamo così l’economia delle famiglie evitando l’abbandono dei terreni» . L’esperimento, unico in Italia, sta per essere esteso ad altre realtà campane come l’Alto Matese e il litorale Domizio Flegreo. Altri progetti sarebbero in cantiere nella regione in collaborazione con la Federdop e l’Unaprol.
Il Sirena d’oro non vuole essere soltanto un riconoscimento di qualità agli oli Dop. Per Massimo Gargano di Unaprol è un’indicazione di un nuovo modello sostenibile di sviluppo che lega tutti i valori del territorio: enogastronomia,cultura, ambiente, paesaggio e quindi economia. «Sono tutti elementi che possano rendere questo Paese in grado di competere perché puntano sull’identità. Una Dop può essere prodotta solo in un luogo,non può essere clonata. Ma pur essendo una solida garanzia per il consumatore necessita di una ulteriore tutela sullo scaffale, contro prodotti che posso creare confusione nel consumatore, come l’ambigua etichetta con l’immagine di Firenze venduta a 0,99 centesimi. Per questo abbiamo appena presentato con la Coldiretti una proposta di legge per una maggiore chiarezza del messaggio». Ma il Sirena d’oro tutela soprattutto il Made in Italy, per Paolo Russo, presidente della commissione Agricoltura della Camera. «Il nostro oro giallo – ha detto – è ambasciatore nel modo delle nostre eccellenze alimentari, di uno stile di vita e della tradizione italiana che coniuga esperienza, passione e garantisce genuinità e qualità. Dobbiamo sostenere queste iniziative che comunicano il valore delle nostre produzioni ed esaltano i luoghi dove l’agricoltura diventa un aspetto non secondario della proposta turistica che trova nella Campania il proprio punto di forza». Vincitori 10ª edizione Premio Sirena d’oro di Sorrento Categoria fruttato leggero
Categoria fruttato medio
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Az. Agr. Carraia (SI): Fra i primi al Sirena d’Oro
Az. Agr. Carraia (SI): Fra i primi al Sirena d’Oroultima modifica: 2012-03-22T19:31:42+01:00da
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