Caòpoliveri (LI): U Maxelà

Si pronuncia Masgelà, alla genovese, ed è il nome dell’ultimo nato fra i locali di tendenza della ristorazione elbana. Ambientazione, manco a dirlo , Capoliveri: il luogo più adatto per mettere in atto qualcosa di particolare nel panorama dell’offerta turistica dell’Isola d’Elba.
Giovedi 1 aprile l’inaugurazione del locale, che è stato realizzato nella circonvallazione di Capoliveri, in un luogo davvero tipico: una terrazza che si affaccia da una parte sulla campagna del Piano di Mola, e dall’altra sul golfo Stella, con Pianosa, Montecristo e la Corsica sullo sfondo. Alle spalle, gli edifici più caratteristici dell’antico borgo elbano.

E’ quasi il tramonto quando incontriamo Roberto Costa, che ha scelto di inaugurare il locale in un giorno in cui tutti pensano ad uno scherzo, “ma per noi è una consuetudine aprire al giovedì – ci ha detto – porta bene”. “Maxelà in genovese significa macellaio – ci dice Roberto, che è l’artefice della proposta gastronomica del nuovo locale – abbiamo due ristoranti come questo a Genova, uno a Milano, a Roma, a Livorno, a Modena. Una piccola catena, a cui abbiamo aggiunto questo ‘anello’ elbano. Perché proprio qui? La spiegazione sta non tanto nel fatto che qui siamo in Toscana, quanto nella magia di Capoliveri, che ci affascina particolarmente”.

Quella di Maxela è una proposta gastronomica particolare, come ci spiega Roberto Costa, che se ne occupa personalmente: “Una proposta monotematica. Noi lavoriamo soltanto quarti posteriori di scottona, una bestia molto grassa, con una frollatura minima di tre settimane. Al resto pensa il nostro macellaio”. Una bella sfida, proporre una cosa del genere nel cuore della Toscana. “Ho avuto il piacere di mangiare in diversi ristoranti elbani ed ho mangiato ovunque molto bene – ci tiene a dirci Roberto – noi entriamo in questo ambiente in punta di piedi, il nostro motto è quello di mettere in vetrina cio’ che proponiamo, poi sarà la gente a giudicare e speriamo ad apprezzare il nostro cibo”.

Fabio Cecchi per ten