……e ancora Viareggio (LU): I fratelli (baritoni) Del Chiaro

Per la serie “Non solo Monicelli“, vorrei ricordare alla mia distratta città altri due suoi illustri figli: i fratelli Del Chiaro. Giuseppe ed Ilio Del Chiaro, fratelli viareggini, entrambi valenti baritoni, si esibirono nei più rinomati teatri italiani e stranieri, riscuotendo ovunque straordinari successi. Essi ebbero il momento più alto di celebrità negli anni compresi tra il 1900 ed il 1930.

Giuseppe Del Chiaro nacque a Viareggio il 20 settembre 1875. Fin da giovanissimo manifestò eccezionali mezzi vocali e – dopo aver completato gli studi di canto – debuttò diciottenne a Firenze, ottenendo un lusinghiero successo. Ebbe però la sua prima grande affermazione a Trieste, quando fu chiamato all’improvviso a sostituire il famoso baritono Stracciari. Da quell’inizio di carriera, inaspettato e folgorante, il Del Chiaro si impose all’attenzione delle più note imprese teatrali, riuscendo presto ad ottenere le prime scritture. Dai primi anni del ‘900 lo troviamo attivo nei più famosi teatri italiani : dalla Scala di Milano, al Regio di Torino, dal Massimo di Palermo, al Costanzi di Roma, dal San Carlo di Napoli, al Comunale di Bologna, al Verdi di Firenze ed altri.  Acquistata grande fama anche sul piano internazionale, doveva percorrere mezza Europa – spingendosi inoltre fino in Sud America – impegnato in una nutrita serie di spettacoli nei maggiori teatri.  A Nizza, a Bruxelles, a Barcellona, a Pietroburgo ed in altre importanti città europee, la sua popolarità era cresciuta al punto che bastava un semplice manifesto col suo nome perché i teatri si riempissero. Lo stesso Zar Nicola II, a Pietroburgo, volle esprimergli la propria ammirazione ed i più caldi elogi, mentre il re di Spagna Alfonso XIII lo insignì “motu proprio” del titolo di Cavaliere: un riconoscimento ambitissimo, che nella Spagna di allora equivaleva al grado di Capitano. Nel corso di un’intensa e brillantissima carriera, quasi quarantennale, si distinse sia per le sue doti vocali, sia per le qualità recitative, misurandosi con un vastissimo repertorio prevalentemente verdiano, ma anche pucciniano. Giuseppe Del Chiaro ebbe modo di cantare ripetutamente anche a Viareggio, al teatro Politeama, sempre in quelle occasioni stipatissimo, con enorme successo: il pubblico richiedeva al termine il bis e talvolta anche il tris, che il Del Chiaro finiva sempre per concedere. Ritiratosi dalle scene, aprì a Firenze una scuola di canto che, dopo qualche tempo, trasferì a Viareggio; scuola che egli diresse con competenza e passione, e che ebbe numerosi allievi. Purtroppo, verso il 1935, fu colpito da una grave malattia alla testa che lo condusse rapidamente alla morte, che avvenne il giorno di Natale del 1935.

L’altro fratello, Ilio, nato a Viareggio il 1 agosto 1891, lo emulò divenendo anch’egli una celebrità, soprattutto negli anni Venti. Critici autorevoli, giornali e riviste diffuse ed importanti parlarono spesso di lui e delle sue eccellenti qualità vocali, frutto di studi profondi e di una preparazione meticolosa. Tutti i più grandi teatri italiani lo videro protagonista applauditissimo di opere quali Aida, Loreley, Iris, Bohème, Butterfly, Manon, Falstaff, Traviata, Tosca, Andrea Chenier, ed altre ancora. Il timbro della sua bella voce metallica, l’ampiezza dei suoi acuti, come anche il portamento scenico, sono la fonte genuina dei successi che riportò in Europa ed in America, dove peraltro visse a lungo. Anch’egli, come il fratello Giuseppe, non trascurò di cantare a Viareggio, al Politeama, riscuotendo sempre grandi successi. Artista generoso e completo, fu da tutti benvoluto e stimato non solo per la sua bravura, ma anche per le sue doti umane; si spense prematuramente a Viareggio il 15 agosto 1939, ad appena quarantotto anni. La nostra bellissima e smemorata città ha dedicato ad Ilio Del Chiaro soltanto una piccola strada senza sbocco che parte dalla via Nicola Pisano e finisce alla ferrovia, nel tratto “stretto” della via Nicola Pisano, poco prima della via Ximenes. Di Giuseppe Del Chiaro, invece, nello stradario cittadino non c’è traccia. Non sarebbe stato più giusto onorare la memoria di ambedue i fratelli, magari intitolando la stradina a “Giuseppe e Ilio Del Chiaro”?

Daniele Cammilli per viareggiOk

……e ancora Viareggio (LU): I fratelli (baritoni) Del Chiaroultima modifica: 2010-12-05T11:33:47+01:00da minobezzi1
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