Livorno: Quello che era il Cantiere

“Il Cantiere, patrimonio indissolubile per la città”, è il titolo della mostra storica che si aprirà il 3 febbraio prossimo nel salone espositivo della circoscrizione 2 sugli Scali Finocchietti nel quartiere de La Venezia. Attraverso numerosi documenti, foto, dipinti e registri manoscritti ma anche strumenti vari, provenienti da raccolte private, sarà ricostruita la storia del Cantiere Navale Luigi Orlando che per la città rappresenta davvero un “patrimonio indissolubile”. Ancora oggi, nonostante ospiti i lussuosi mega yacht della Azimut Benetti, lo storico cantiere continua ad essere chiamato da tanti livornesi Cantiere Luigi Orlando.
Il Cantiere ha rivestito infatti per Livorno una grande importanza, sia da un punto di vista imprenditoriale e occupazionale  ma anche storico;  fu fondato nel 1866 all’indomani dell’Unità d’Italia e divenne in breve tempo un cantiere moderno  grazie alla costruzione di importanti corazzate militari.

La mostra non a caso nasce in concomitanza con i festeggiamenti del 150° dell’Unità d’Italia (1861) a sottolineare come il cantiere e la famiglia Orlando abbiano seguito le sorti dell’unificazione italiana. I quattro fratelli Orlando (Luigi, Salvatore, Giuseppe e Paolo) parteciparono tra l’altro alla Spedizione dei Mille e ai moti risorgimentali e furono amici personali di Garibaldi, Mazzini e Pilo.

In programma dal 3 al 5 febbraio, la mostra é promossa dal Consiglio di Fabbrica del Cantiere Navale Azimut Benetti e curata da Carmelo Triglia e Maurizio Pracchia  con il patrocinio del Comune di Livorno.

La mostra
Il percorso si snoda attraverso varie sezioni: arnesi/attrezzi ( tra vecchie pinze, chiavi, ampolle, maschere e morsetti per un totale di 75 pezzi); strumenti di misura ( in tutto 16 strumenti tra voltmetri, manometri, densitometri e misuratori ottici) e poi oggettistica varia ( 12 pezzi tra cui un lettino in ferro per salvataggio aereo, un vecchio panchetto per spogliatoio e il terminale della punta della cancellata in ghisa del Bacino Piccolo risalente al 1872).  In esposizione, raccolte in album , ben 7677 foto, tra navi in costruzione e in riparazione con particolari dei lavori. E poi 23 dipinti  con vedute aree del cantiere e della città e cerimonie del varo delle navi appartenenti a collezioni private ; infine raccoglitori e registri con documenti ed elenco dei dipendenti. Per l’occasione saranno esposti due modellini di navi gentilmente concessi dal Gruppo Modellistico Livornese  e alcune opere dell’artista livornese Marc Sardelli.

Inaugurazione
La mostra sarà inaugurata giovedì 3 febbraio alle ore 17 alla presenza del presidente della Provincia Giorgio Kutufà , dell’assessore alla Culture del Comune di Livorno Mario Tredici e del presidente del Comitato Livornese per la promozione dei Valori Risorgimentali Fabio Bertini.
Sarà presente anche il dott. Paolo Orlando della sesta generazione degli Orlando, amministratore delegato della società KME-Italy.

La mostra sarà visitabile anche  il 4 febbraio (nel pomeriggio dalle ore 17) e sabato mattina 5 febbraio (dalle 9 alle 12.30).

davidone67

Livorno: Quello che era il Cantiereultima modifica: 2011-01-30T17:47:16+01:00da minobezzi1
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