Fiesole (FI): Bibi Graetz


I vini del Castello di Vincigliata, dimora letteralmente fantasmagorica tra i boschi di Fiesole, hanno sempre diviso i critici e unito i consumatori: nonostante i prezzi imbarazzanti, i vini di Bibi Graetz vanno via che è un piacere, conquistandosi una posizione nell’immaginario dei vini di prestigio, senza oltretutto far parte di una zona classica. Vini che inseguono una particolare idea di autoctono, mescolando rigore e ricerca della qualità con elementi modaioli che regolarmente scandalizzano i puristi.

Del resto Bibi Graetz, un pittore che ha affiancato alla sua attività quella di produttore di vino, è una figura quasi inedita in Italia: è un uomo capace di scegliere ovunque le uve nelle vigne più interessanti (Sangiovese, Colorino, Canaiolo e Ansonica), vinificarle nel suo castello con metodi pressochè artigianali e infine piazzare i propri prodotti sui mercati più ricchi del pianeta. Sono vini che stupiscono per le  etichette, impressionano per i prezzi e, per alcuni, insostenibilmente glamour. Ma chiudendo gli occhi e dimenticando per un attimo le critiche, come sono i vini di Bibi?

Bugia Ansonica del Giglio igt Toscana 2007 (30 € in enoteca)
Le uve provengono da alcune vigne vecchie su piccoli terrazzamenti dell’isola del Giglio. Qui ogni famiglia ha due o tre terrazze, niente grandi proprietà , una sorta di piccola cantina social guidata da Bibi. Le uve raccolte sull’isola, vengono refrigerate e portate al castello. Il colore è quasi dorato con bei riflessi e un’estrazione comunque leggera. Naso floreale bianco che cambia subito verso toni di miele, corbezzolo, quasi alpino come spettro aromatico. Bocca intensa e appena amarognola, un che di fieno e paglia con finale salino ben percettibile. Fascinoso e suadente. 88

Testamatta Igt Toscana Bibi Graetz 2007 (90 €)
Solita esplosione di un Sangiovese che più solare e umorale non si può: ricco senza saturazioni, con note di humus, tabacco e sottobosco molto più intensi del solito, quasi a delineare un profilo da vino biodinamico. Amarena e floreale carnoso in grande spolvero ma con meno irruenza del solito. Bocca elegante dal tannino finissimo e carezzevole. Corposo ma non robusto, coccola e mette allegria, sangiovese sopra la righe ma rigorosamente sé stesso. 96

Canaiolo Igt Toscana 2006 (95€ )
Colore ricco, naso di china e cardamomo con accenti di tamarindo ed erbe aromatiche, intenso e profondo , potente senza essere sfacciato. Un niente di frutti di bosco anche, tra il mirtillo e il cassis. Palato sontuoso, con una nota sapida e  minerale molto puntuta. Gustoso e appena amaricante con risvegli vegetali, rifinito dalla resina di pino e mughetto nel finale. Impatto e sostanza. 91

Colore Bibi Graetz  igt Toscana 2006 (500 € !)
Impenetrabile senza essere denso, dai toni profondi di frutta sotto spirito, cassis e ribes nero con amarena. Si apre con una gamma di tostature che partono dal caffè, caramella inglese, orzo, mallo di noce, sandalo per finire sui toni della limatura di ferro e della polvere da sparo. In bocca è piuttosto largo ma non come ci si aspetterebbe con un tannino sostenuto e qualche nota agrumata. Finale spigoloso con il legno percettibile ma discreto in un quadro fruttato, speziato e croccante. Solamente 600 bottiglie prodotte/anno. 84

Assaggiandoli tutti di seguito si ha chiara l’idea che Bibi Graetz ha del vino: il suo è un bicchiere che vuole stupire, meravigliare e infine appagare il consumatore. Appagamento visivo che inizia dalle coloratissime etichette e prosegue ammaliando naso e bocca. Ogni vino seduce in maniera diversa: sottile l’ansonica, gioioso il sangiovese, cupo e dark il canaiolo, contrastato e enigmatico il colore. Tra tutti il Testamatta ci è apparso il più convincente e maturo, un vino che incarna una idea di Sangiovese festoso, ricco e sfacciato, godurioso senza essere piacione, e soprattutto che sa di Toscana in ogni momento dell’assaggio.

dissapore

Fiesole (FI): Bibi Graetzultima modifica: 2011-01-31T15:33:38+01:00da minobezzi1
Reposta per primo quest’articolo