Livorno: SeatoLand

Si chiama SeatoLand, dal mare alla terra, ed è un progetto congiunto di cooperazione internazionale volto a promuovere lo sviluppo sostenibile dei territori e favorire l’integrazione tra le città portuali e il loro retroterra.

 

Se ne è discusso oggi a Palazzo Rosciano, durante un incontro che ha visto coinvolti i comuni di Siviglia(capofila del progetto) e Birgu (Malta), l’Istituto portuale di studi e cooperazione della comunità valenciana, detto Feport, le Port Authorities di Livorno, Pireo e La Spezia e la fondazione universitaria “Temi Zammit” di Malta.

 

Istituzioni cittadine, portuali e organismi di gestione delle infrastrutture pubbliche e private hanno così inteso riunirsi a Livorno per parlare dello stato di avanzamento di una idea nata da una necessità concreta: definire accordi congiunti e pianificare interventi che riconducano terra e mare ad un unico sistema integrato, capace di includere anche quelle porzioni di territorio geograficamente prossime ai porti, ma escluse, per diverse ragioni economiche e infrastrutturali, da questo circuito virtuoso.

 

Nella città dei Quattro Mori il tema è di strettissima attualità ed è già al centro delle attenzioni del nuovo Commissario dell’Autorità Portuale, Giuliano Gallanti, che ha diverse volte sottolineato l’ottimo vantaggio competitivo che un’attenta gestione del retroterra offrirebbe allo scalo labronico.

 

Un vantaggio competitivo che – è stato segnalato nel corso del convegno – potrebbe essere sfruttato al meglio se fosse valorizzato maggiormente il settore delle crociere e del turismo locale, tant’è che, secondo uno studio della Porto 2000 sui dati relativi alle attività svolte dai passeggeri in transito sullo scalo labronico, il 28 per cento dei 400 mila turisti consultati preferisce rimanere in città, il 49 per cento compie escursioni ufficiali verso le principali mete delle Toscana (Firenze e Pisa in testa), un 4 per cento rimane a bordo, e il restante 19 per cento compie escursioni cosiddette “indipendenti”, non affidandosi cioè ai tour operator ufficiali delle navi.

 

«Il traffico crocieristico – ha dichiarato il segretario generale della Port Authority livornese, Giorgio Gionfriddo – è sicuramente una scommessa per il porto di Livorno, che è nato storicamente come porto commerciale. Ovviamente, la movimentazione dei passeggeri non basta da sola ad assicurare una ricchezza per la nostra realtà territoriale, il convegno di oggi ci dimostra che il tema dei collegamenti tra retroterra e porto è uno dei nodi da sciogliere se vogliamo fare di Livorno un territorio veramente omogeneo ed integrato, sia da un punto di vista economico che sociale».

 

Livorno: SeatoLandultima modifica: 2011-02-07T15:14:29+01:00da minobezzi1
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