Lucca: Bollywood sul Serchio

 

La star indiana Shriya Saran (Foto di Flavia Costantino per LoSchermo.it)

VIRGINIA TORRIANI per loschermo

Chi questo sabato si è recato in città per la consueta passeggiata del fine settimana sarà rimasto sorpreso di vedere Lucca trasformata in un set a cielo aperto colmo di musiche e danze in autentico stile bollywoodiano. Si tratta del film indiano “Rajapattai” – pellicola prodotta da PVP Cinema, una delle maggiori case di produzione dell’industria cinematografica Tamil e Telegu –, che ha scelto il centro storico di Lucca come ubicazione per alcune importanti scene.

Il primo ciak questa mattina in Piazza Napoleone, dove le stars VikramShriya SaranReema Sen si sono cimentate in una splendida danza. Nel primo pomeriggio le riprese si sono invece spostate in piazza San Michele e hanno visto la partecipazione, rendendo la coreografia ancor più d’effetto, degli Sbandieratori di Sant’Anna.

Il film narra le vicende di Anal Murugan (Vikram), insegnante di palestra e stuntman, che ha un solo sogno nella vita: ricoprire prima o poi il ruolo di cattivo in una pellicola cinematografica. La sua vita cambia dopo l’incontro con un uomo anziano (K Vishwanath) e la visita del suo orfanotrofio, facile preda delle scorribande di alcune bande locali. Tra scene romantiche, comiche e d’azione, l’eroismo di Anal riesce a contrastare il predominio delle bande e a far arrestare i cattivi.

A questa trama si intreccia poi la componente – divenuta un fondamentale tratto di riconoscimento e di genere per il cinema indiano – musicale e coreografica. Lucca, assieme ad altre località toscane (Volterra, Monteriggioni, Montecatini e Val d’Orcia), è stata scelta proprio per fare da sfondo alla canzone principale del film, le cui riprese si prolungheranno fino al 20 novembre.

Si conferma così, dopo l’annuncio nei giorni scorsi riguardante la fiction cinese “The China Story”, l’interesse con cui il mercato cinematografico orientale guarda alla nostra città.

Onore e merito di questa azione di grande valore promozionale per Lucca, che sarà ammirata da milioni di persone sugli schermi di India, Sri Lanka, Singapore e penisola araba – questi i paesi in cui sarà distribuito il film -, va allo straordinario lavoro portato avanti dalla giovane società “Occhi di Ulisse” e in particolare al ventiseienne Ivano Fucci, che dopo gli studi universitari si divide tra India e Italia per creare i contatti tra le case cinematografiche indiane e quindi proporre loro location nel nostro paese.

Il nostro è un lavoro volto a coniugare attraverso produzioni cinematografiche estere un ritorno di immagine in termini turistici nel paese ospitante – ha spiegato Ivano -; per quanto riguarda l’India questa è la terza produzione in Italia, dopo Milano e Vicenza. Ma la società intrattiene rapporti anche con Cina e Brasile, tutti paesi con economie emergenti e mercati aperti a questo tipo di possibilità. Il progetto di questo film è davvero importante perché Vikram, l’attore principale, è davvero una star da milioni di dollari in India, perciò contiamo, attraverso la sua immagine di forte richiamo, di portare Lucca e la toscana davanti agli occhi di milioni di spettatori”.

Non si facciano dunque trovare impreparati come questa mattina i cittadini lucchesi, se nei prossimi mesi diversi angoli di Lucca diverranno set con troupe e cast esteri.

A proposito dell’esser stati colti alla sprovvista, forse varrebbe la pena interrogarsi sul perché non sia stata suscitata un’attesa per questa produzione – lo stesso vale per quella cinese, di cui ha dato annuncio in anteprima LoSchermo.it -, come invece avvenne per l’arrivo di Pieraccioni Panariello, che nei mesi antecedenti al loro primo ciak campeggiavano sulle pagine dei giornali, anticipando con risonanza l’evento e scatenando attenzione e delirio per la gara alla comparsata. Il discorso si potrebbe estendere poi – nemmeno a dirlo – ai numerosi eventi pucciniani, cui è stato dato impareggiabile rilievo.

Che si tratti di una strana forma di “voyeurismo allo specchio”, per cui Lucca si compiacerebbe di rivedersi in un (corto)circuito a dimensione nazionale? Che sia, in altre parole, un’ennesima variante di quel provincialismo che riduce sul noto la scommessa di ritorno di immagine, non potendosi ipotecare il futuro riscontro in termini di turismo pagante per questo genere di produzioni?

Una cosa è certa: in un mondo sempre più globale e inglobante, se non viene alzata la posta in gioco e si continua a rimirarsi in una ristretta cornice il rischio è quello poi di vedere riflesso soltanto un volto vecchio e stantio. Mentre qualche altra Biancaneve conquista il reame.

(Foto di Flavia Costantino per LoSchermo.it)

Lucca: Bollywood sul Serchioultima modifica: 2011-11-13T10:11:00+01:00da minobezzi1
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