Le Piastre (PT): La Polenta!

 

 SARA MORANDI per loschermo

 Torna  a Le Piastre (Pistoia) la Sagra della “polenta dolce” o chiamata comunemente polenta. Con questo freddo polare che sta invadendo in questi giorni tutto il territorio nazionale, sarà uno dei piatti tipici più apprezzati, soprattutto perché sarà accompagnata dai necci e bacci di castagna. La polenta ha origini molto antiche ed è stato l’alimento base della dieta in alcune regioni settentrionali, fra le quali: Lombardia, Veneto, Trentino Alto-Adige e Friuli Venezia Giulia.

Anche la polenta può essere diversa, non solo nelle regioni in cui viene cucinata (a seconda delle preferenze e dei gusti) ma varia anche la sua preparazione:

–  polenta alla carbonara: realizzata con farina di mais, carne di maiale, pancetta e formaggio grattugiato. Era mangiata soprattutto dai taglialegna e dai carbonai della comunità montana del Catria e Nerone.

 polenta taragna: tipica della cucina valtellinese, è preparata con una miscela contenente farina di grano saraceno, che donandole un colore scuro, otterremo la classica polenta.

– polenta cròpa: originaria delle Alpi Orobie Valtellinesi, la sua cottura avviene prima con la panna e dopo, aggiunto del formaggio.

 polenta uncia: cucinata sul lago di Como, si mischia ad un soffritto di abbondante burro, aglio, salvia e con il semuda, un formaggio tipico del luogo.

 polenta concia: mangiata soprattutto durante il grande freddo, è più comunemente conosciuta come polenta grassa ed è preparata fondendo nella polenta (a fine cottura) cubetti di fontina e/o toma e burro fuso.

– polenta saracena: è un piatto tipico dell’alta Val Tanaro e prende il nome dal grano saraceno.

– polenta con i ciccioli: cucinata in due modalità, nella prima, i ciccioli sono cucinati con la polenta aggiungendoli all’impasto in diverse fasi di cottura e nella seconda, i ciccioli vengono aggiunti successivamente in una fetta di polenta abbrustolita.

– polenta di patate: tipica del Trentino, per ottenerla è sufficiente cuocere nell’acqua salata alcune patate a tocchetti e verso fine cottura, aggiungere tocchetti di salame locale, formaggi, cipolle soffritte o varianti personali.

– polenta di Tossignano: piccolo paese della Romagna, è una polenta gialla, servita “dura” e tagliata con il filo di cotone. E’ condita con ragù di carne e di maiale e “odore” di manzo. Infine, una spalmata di formaggio Grana.

La polenta fritta: cucinata nella Ciociaria e nel Lazio e successivamente diffusa anche in Campania, è tagliata a triangoli o rettangoli, mentre la polenta di Sardegna, che ha origini fin dal Medioevo, è servita principalmente con pancetta magra, verdure ed ortaggi (aglio, cipolla, carota, sedano, prezzemolo). Infine, in Toscana è tipica la pattona, una polenta dolce di farina di castagne, utilizzata come contorno alla carne e anche al pesce. Invece, nelle campagne era comune la “polenda allargata”, ovvero poco densa, allargata su una sul quale si spandeva del sugo, in cui ognuno prelevava la propria parte a cucchiaiate, facendo a gara a chi finiva prima il proprio pezzetto.

 

 

Le Piastre (PT): La Polenta!ultima modifica: 2012-02-12T15:10:47+01:00da minobezzi1
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